Monza e Brianza: più sicurezza nei pronto soccorso con il collegamento telefonico prioritario al 112

In prefettura, a Monza, presentato un documento con le linee operative, secondo direttive del Ministero dell'Interno, per garantire più sicurezza al personale e all'utenza delle strutture sanitarie brianzole
Ospedale Vimercate pronto soccorso
Ospedale Vimercate pronto soccorso

Un collegamento telefonico diretto ‘punto a punto’ con la sala operativa del NUE 112 per consentire una gestione prioritaria delle richieste di intervento in caso di episodi di aggressione o danneggiamento all’interno degli ospedali della Brianza. E’ la principale iniziativa operativa contenuta in un documento, presentato lunedì 16 ottobre in Prefettura, a Monza, con le linee operative per rendere ancora più tempestivi ed efficienti gli interventi di emergenza delle Forze di polizia nei presidi ospedalieri della provincia, a partire dai pronto soccorso.

Si tratta di un elaborato realizzato da un gruppo di lavoro promosso dalla stessa Prefettura al fine di attuare specifiche direttive diramate dal Ministero dell’Interno “in seguito ad episodi di violenza nei confronti di medici, infermieri o altri lavoratori della sanità verificatisi sul territorio nazionale” per rafforzare la sicurezza nelle strutture sanitarie, a tutela del personale e degli utenti e, “più in generale, del diritto dei cittadini alla salute e all’assistenza sociale”.

Monza Patrizia Palmisani prefetto
Monza Patrizia Palmisani prefetto

Prefettura di Monza capofila di un documento elaborato con le strutture sanitarie e le FFOO, Areu e Nue

Un lavoro condotto con i referenti di tutte le strutture sanitarie pubbliche e private accreditate del territorio presso cui è attivo un pronto soccorso (Fondazione IRCCS ‘San Gerardo dei Tintori’ di Monza, ASST Brianza, Policlinico di Monza e Istituti clinici Zucchi di Monza), insieme ai responsabili delle Forze di polizia, di AREU 118 e del NUE 112. Definite inoltre “informazioni di base” da fornire al momento del contatto – luogo e tipologia dell’evento; numero di persone coinvolte; eventuale presenza di armi o oggetti comunque pericolosi – e prevista la possibilità per gli operatori di comunicare “utilizzando una formula convenzionale” se si trovassero “nell’impossibilità di descrivere verbalmente e nel dettaglio
l’emergenza in corso”
specificano dalla Prefettura.

La soddisfazione del prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisani

“Si tratta di un ulteriore esempio della sinergia e della collaborazione tra il sistema provinciale della sicurezza e le Istituzioni sanitarie del territorio rinforzatasi durante la stagione dell’emergenza pandemica – ha detto il prefetto Patrizia Palmisani – e che oggi consente di raggiungere un nuovo importante risultato. Le linee operative – ha aggiunto – rappresentano uno strumento importante per aumentare la sicurezza dei lavoratori e degli utenti della sanità, in particolare rispetto a possibili condotte aggressive che talora si registrano all’interno delle strutture ospedaliere, determinate da una condizione di vulnerabilità e frustrazione in cui possono versare le persone costrette ad accedervi. In questa prospettiva, è importante dare allo strumento una diffusione capillare, attraverso il coinvolgimento dell’intera rete di strutture – sia pubbliche, sia private accreditate – della Provincia di Monza e della Brianza”.

La Prefettura, infine, curerà un coordinamento per “promuovere iniziative pubbliche di informazione, divulgazione e sensibilizzazione sulle modalità di funzionamento del servizio sanitario e sul carattere fondamentale dell’operato dei lavoratori impiegati nel settore”.