Misure cautelari per 7 maggiorenni e 8 minorenni, residenti tra Monza e Provincia e il Comasco, tutti incensurati, nell’ambito della operazione denominata Easy con la quale la Squadra mobile della Polizia di Stato, Questura di Monza, ha individuato e sgominato una presunta rete di spacciatori. A determinare l’avvio delle indagini, nell’aprile dello scorso anno, era stato il ricovero all’ospedale San Gerardo di Monza di una 17enne per sospetto abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti.
Da successivi accertamenti sanitari la ragazza era poi risultata effettivamente positiva ai cannabinoidi e alla cocaina. Interessata anche la Procura dei Minorenni, i magistrati monzesi hanno quindi avviato accertamenti, affidati alla Questura monzese, che hanno portato alla individuazione del presunto pusher che avrebbe rifornito la minorenne, un 24enne incensurato residente a Monza.
Monza, 15 misure cautelari della Polizia per spaccio di droga in tutta la Brianza
Ma è stata solo la punta dell’iceberg. Le investigazioni successive hanno infatti svelato una vera e propria rete di presunti spacciatori – “la maggior parte all’apparenza insospettabili” dicono dalla Questura – composta da 17 italiani, 9 maggiorenni tra i 18 e i 37 anni e 8 minori, di 16 e 17 anni, tutti attivi in Brianza. I contatti con i clienti sarebbero avvenuti con i telefonini, attraverso social network e chat. Avrebbero smerciato quotidianamente cocaina, hashish e droghe sintetiche: anfetamine, ecstasy e ketamina. Sostanza, quest’ultima, che sarebbe stata venduta da due minorenni anche durante rave party organizzati nel nord Italia e in Svizzera.
Monza, arresti e sequestro di un “supermercato della droga”
Le 17 persone coinvolte sono state denunciate alle autorità giudiziarie competenti e sono stati eseguiti 3 arresti in flagranza di reato e sequestrati complessivamente un kilogrammo di hashish, circa 200 grammi di ketamina, 50 grammi di anfetamine, 100 grammi di MDMA e circa 3mila pastiglie di ecstasy per un peso superiore al kilogrammo.
L’operazione della Mobile monzese è avvenuta dalle prime ore di mercoledì 30 aprile con il supporto di personale dei Reparti Prevenzione Crimine Lombardia, Emilia Romagna, unità cinofile e Polizia scientifica: è stata data esecuzione a due ordinanze di applicazione di misura cautelare emesse rispettivamente dal G.I.P. del Tribunale di Monza a carico dei 7 maggiorenni, e dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Milano nei confronti degli 8 minorenni. Eseguite anche perquisizioni nelle abitazioni dei 17 indagati, cinque delle quali sarebbero risultate positive.
Monza e Brianza: obbligo di permanenza in casa per 8 minonenni
Nel dettaglio il giudice ha stabilito la permanenza in casa per gli 8 minorenni, tutti incensurati, residenti a Mariano Comense, Cogliate, Nova Milanese e Cabiate. Due maggiorenni di Monza e Cogliate, tra i quali il fornitore 24enne della ragazza ricoverata al San Gerardo sono stati tradotti in carcere, mentre altri tre maggiorenni di Monza, Nova Milanese e Biassono sono stati ristretti agli arresti domiciliari. Infine due persone residenti a Monza sono obbligate a presentarsi alla Polizia giudiziaria.