Monza e Brianza, la cerimonia: onorificenze ai neo cavalieri, ufficiali e commendatori

Hanno un elemento che li accomuna i neo cavalieri, gli ufficiali e i commendatori che giovedì 8 hanno ricevuto le onorificenze attribuite dal presidente della Repubblica: «Tutti – ha affermato il prefetto Patrizia Palmisani consegnando le benemerenze – hanno contribuito a migliorare il benessere e la coesione della comunità». La cerimonia, ha commentato il presidente della Provincia Luca Santambrogio, consente di conoscere «le storie di chi nella normalità ha saputo essere straordinario nell’essere al fianco di qualcuno o nel dare qualcosa alla società. Portiamo qualcosa delle loro vicende nelle nostre comunità».

Il sindaco di Monza Pilotto: “Mi immedesimo, io l’ho già vissuta”

«Mi immedesimo nella vostra emozione – ha commentato il sindaco di Monza Paolo Pilotto rivolto ai premiatiè la stessa che ho vissuto io» oltre vent’anni fa. Poi ha strappato un sorriso raccontando di aver ricevuto l’invito alla cerimonia con due mesi di ritardo: «Ho pensato – ha aggiunto – a uno scherzo dei miei alunni. Quel riconoscimento, arrivato inaspettato, mi ha reso ancora più umile: mi sono sentito chiamato a dare di più» perché chi riceve una simile attestazione «deve continuare a porsi al servizio della comunità e dei suoi bisogni, anche piccoli».

Pilotto, con il prefetto, ha consegnato la medaglia di cavaliere al maggiore della Guardia di Finanza Domenico Peluso, già insignito di altre onorificenze, e a Ester Valeria Monzio Compagnoni che da insegnante ha avuto un’attenzione particolare agli alunni in difficoltà e, come volontaria, ha operato al centro ascolto della Caritas.

Gli insigniti di Albiate, Varedo e Limbiate

L’albiatese Giuliano Buratti ha ricevuto l’insegna di ufficiale per l’attività di progettista meccanico e per il volontariato come presidente dell’Avis. È uno storico avisino anche il neo ufficiale Sergio Valtolina, assessore ai Lavori pubblici a Vimercate dal 1979 al 1980 e consigliere comunale in più mandati fino al 2011 mentre il medese Vincenzo Gentile, dal 1° marzo direttore regionale dell’Agenzia delle entrate della Calabria, è stato premiato per la carriera svolta nell’organismo.

Il neo cavaliere di Varedo Fernando Mignogna, già dirigente dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, ha animato molte realtà di volontariato ed è presidente di Ancescao della Brianza, l’associazione che riunisce i centri anziani.

L’ufficiale Adriano Mario Paris, di Limbiate, ha lavorato come bibliotecario in parecchie facoltà universitarie, è autore di alcune opere storiche e ha collaborato con il Cittadino. Ha firmato testi sull’arte sacra e gli ordini cavallereschi il neo ufficiale di Besana Alessio Varisco, impegnato in parecchie attività benefiche.

I benemeriti di Arcore De Biasio e Radaelli

Sono di Arcore due benemeriti: il neo ufficiale Igor De Biasio, consigliere di amministrazione della Rai, ai vertici di importanti aziende pubbliche tra cui Arexpo, e il neo commendatore Massimo Radaelli, fondatore di diverse aziende farmaceutiche attive nella ricerca di farmaci per le malattie rare. Il neo commendatore Michele Vitale è direttore generale della Ragioneria territoriale di Monza e Brianza e responsabile dell’area Nord Ovest.

Le medaglie d’onore ai quattordici deportati che rifiutarono Salò

Giovedì il prefetto ha consegnato anche le medaglie d’onore alla memoria di quattordici ex deportati nei lager nazifascisti tra cui tredici militari che dopo l’8 settembre 1943 si sono rifiutati di aderire alla Repubblica di Salò. Il riconoscimento è stato ritirato dai famigliari dei monzesi Carlo Bonalumi, sindaco di Cologno Monzese dal 1971 al 1981, scomparso nel 2004 e di Luigi Ferrari morto a 39 anni il 12 marzo 1945 a Gusen dove è stato internato per aver partecipato agli scioperi del marzo ’44. Il riconoscimento è stato, inoltre, attribuito in ricordo del medese Pietro Besana, probabilmente ucciso nel dicembre ’44 a soli vent’anni nel campo di Kassel Fulda, di Giovanni Coria, del vedanese Luigi Greco, dell’agratese Eugenio Lopardi, di Giuseppe Monti di Misinto, di Reso Motti, di Enrico Perego di Bellusco, del cesanese Prassede Pezzini, del lissonese Arcangelo Porro, del caratese Felice Zambetti, dei seregnesi Pietro Dallera e Mario Garzoni.