Lo annuncia un cartello, affisso sulle vetrine. Poche frasi, che mettono la parola fine a un’altra storica attività del centro della città: il prossimo 31 marzo la libreria Àncora di via Pavoni abbasserà le serrande per l’ultima volta. «Una decisione sofferta, ma necessaria – ha spiegato padre Dario Dell’Era, dell’istituto pavoniano Artigianelli – che non è stata presa a cuor leggero, perché la libreria ha segnato la storia della città ed era un punto di riferimento per l’intera Brianza». Specializzata in editoria religiosa, canale naturale per la diffusione dei volumi stampati dall’omonima casa editrice (ma non solo), la libreria è stata istituita agli inizi del 1900: nel 1903, per l’esattezza.
A lungo ha affacciato le sue vetrine in via Italia: solo nel 1981 si è trasferita nell’attuale sede di via Pavoni, accanto all’istituto religioso – sede che, nel 2005, è stata completamente ristrutturata. «Si è deciso di sacrificare il punto vendita monzese – ha proseguito padre Dell’Era – per cercare di rivitalizzare le altre librerie esistenti in Italia», e cioè quelle di Roma, Trento, Brescia e Milano (dove, oltre a una libreria “tradizionale”, è stato inaugurato di recente un “Àncora Store”, che è sì libreria, ma anche caffetteria e cartoleria). «Spiace – ha proseguito il religioso – anche perché i locali sono di proprietà dell’istituto religioso: non c’era nemmeno nessun affitto da pagare. Ma la concorrenza generata dalla vendita online è spietata: in difficoltà non solo le librerie di settore come la nostra, ma tutte ormai».
L’istituto degli Artigianelli si rende disponibile come deposito e punto di ritiro per i libri e i volumi che la clientela, dal 31 marzo, ordinerà nei punti vendita milanesi: «Un modo – ha aggiunto padre Dell’Era – per non abbandonare tutte quelle persone che ci seguono e sostengono da anni