Monza: Damasco fa (ancora) lo sciopero della fame per aprire a tutti i parenti le visite dei pazienti

Il presidente di Salvagente protesta per aprire a tutti i parenti le visite dei pazienti ricoverati in ospedale
Mirko Damasco sciopero della fame per ospedali aperti alle visite ai parenti
Mirko Damasco sciopero della fame per ospedali aperti alle visite ai parenti

La prima volta ha funzionato e ora Mirko Damasco ricomincia. Dalla mezzanotte di domenica 24 luglio il presidente dell’associazione Salvagente ha di nuovo iniziato lo sciopero della fame. Una forma di protesta estrema per chiedere (ancora) l’apertura ai famigliari dei ricoverati in tutti gli ospedali d’Italia. Una battaglia che Damasco e Salvagente stanno portando avanti da mesi. Lo sciopero della fame già un anno fa, poi il presidio davanti all’ospedale San Gerardo lo scorso inverno e ora la nuova protesta.

Monza: Damasco fa sciopero e l’impegno di Salvagente

«Abbiamo una legge – ricorda Damasco – che Salvagente ha ottenuto sputando sangue. Questa legge obbliga ogni ospedale, rsa, rsd, sale parto a non chiudere alle visite dei famigliari. I direttori sanitari neanche in presenza di focolai Covid – 19 possono chiudere. È una legge dello Stato e per questo ci battiamo, perché venga rispettata. Stiamo riaprendo uno a uno gli ospedali che in queste settimane hanno richiuso». Una protesta che, ancora una volta, Damasco condivide con la società civile, i mezzi di informazione e le istituzioni attraverso il canale dei social. L’invito poi è rivolto a tutti: ognuno può condividere la notizia, abbracciare la causa e chiedere alle istituzioni che questa legge venga rispettata.

Monza: Damasco fa lo sciopero”Le visite dei parenti sono un diritto”

«Le visite dei parenti sono un diritto, l’amore cura e nessuno può impedire di stare vicino a un proprio parente ricoverato», ripete Damasco a poche ore dall’inizio del suo nuovo sciopero della fame. Molta idratazione – assicura – ma niente cibo, fino a quando tutti gli ospedali che ancora chiudono le porte all’ingresso dei parenti, non abbiano riaperto.

Monza: Damasco fa sciopero “Interpelliamo Fontana e Speranza”

In questi mesi l’associazione Salvagente ha ricevuto ancora moltissime segnalazioni di figli che non hanno potuto vedere i propri genitori, nemmeno per l’ultima volta, a causa delle restrizioni imposte dagli ospedali che nella maggior parte dei casi consentono a un solo famigliare l’accesso una volta al giorno e per non più di mezz’ora. L’appello di Damasco è rivolto a tutti, affinché segnalino questo tipo di situazioni scrivendo direttamente a presidente@salvagenteitalia.it. «Dobbiamo interpellare anche i presidenti delle Regioni, il ministro della Salute Roberto Speranza, i sindaci, politici per creare quell’onda di protesta che farà riaprire ospedale per ospedale. E se non sapete come rivolgervi alle istituzioni – spiega Damasco – scrivete a Salvagente e vi diremo dove e cosa scrivere. Siateci vicino».A fianco della battaglia di Salvagente per la riapertura di ospedali e rsa c’è l’avvocato Valentina Starinieri, che supporta legalmente i famigliari che richiedono un aiuto all’associazione per poter vedere difesi i propri diritti di visita.