A poco meno di due settimane dall’ultimo controllo, il Nost della polizia locale di Monza martedì mattina è tornato nell’ex Macello, nella vasta area tra le vie Mentana e Procaccini, con sei agenti che nei prossimi giorni continueranno negli spazi dell’adiacente ex mercato ortofrutticolo. L’intervento prevede la pulizia dell’area dismessa e la chiusura degli edifici abbandonati rifugi abusivi di soggetti senza dimora. Martedì sono state identificate quattro persone.
LEGGI Sopralluogo all’ex Macello di Monza, allontanate undici persone
Gli agenti del Nost, accompagnati da due ufficiali del Servizio sicurezza urbana e stradale hanno intercettato tre uomini e una donna all’interno dell’ex portineria del macello: di età compresa tra i 20 e i 27 anni, dormivano su materassi appoggiati sul pavimento. La ragazza, una ventenne di origine moldava, era in compagnia di tre cittadini extracomunitari: due marocchini e un libico. Uno dei due marocchini e il libico, privi di documenti e permesso di soggiorno, sono stati accompagnati al Comando di via Marsala dove sono stati fotosegnalati per i reati previsti dal Testo Unico sull’Immigrazione.
Tutti e quattro sono stati denunciati per il reato di invasione di terreni o edifici pubblici. Durante il controllo e lo sgombero della portineria gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato una pistola giocattolo metallica senza tappo rosso molto simile a un’arma autentica.
In seguito gli operatori dell’impresa Sangalli hanno potuto svolgere le attività di sgombero e pulizia che hanno interessato anche l’area dell’ex macello delimitata da via Buonarroti e via Mentana. Infine, sono stati messi in sicurezza e chiusi gli accessi della ex portineria e di altri edifici adiacenti.
«L’obiettivo di questa operazione – spiega l’assessore alla Sicurezza Federico Arena – è liberare un’area strategica occupata da extracomunitari e tossicodipendenti che rappresentano un concreto problema per i residenti. Per questo, con gli strumenti che la legge ci mette a disposizione, stiamo facendo il massimo per contrastare il fenomeno. La priorità è mettere in sicurezza queste situazioni di degrado. Vale per l’ex macello, ma anche per le altre aree abbandonate».