Monza, Cascinazza non edificabile Il Comune la trasforma in un parco

L’area della Cascinazza di Monza all’interno di un Plis, un parco locale di interesse sovracomunale: il consiglio comunale ha votato il provvedimento che vincola una della più discusse zone degli ultimi anni. E non è la sola.
L'area della Cascinazza vincolata a parco
L’area della Cascinazza vincolata a parco FABRIZIO RADAELLI

Tutela delle aree verdi e incentivi per riqualificazione delle aree dismesse: il consiglio comunale ha votato l’approvazione dei Plis, le aree verdi comunali da insierire all’interno dei parchi sovracomunali. Questo provvedimento servirà a tutelare le zone della Boscherona – in zona San Fruttuoso – e la Cascinazza di San Donato, una delle aree più contese della città. Le due aree verranno inserite rispettivamente all’interno del parco del Grugnotorto e in quello Medio Lambro, collegandosi ai parchi di interesse sovracomunale. “Abbiamo tutelato queste zone che resteranno verdi e che potranno essere interessate da progetti di sviluppo con la riqualificazione dei percorsi pedonali e ciclabili, per una migliore fruizione di queste zone da parte dei cittadini” ha commentato l’assessore all’Urbanistica, Claudio Colombo.

L’approvazione delle aree monzesi da inserire all’interno dei Plis mette fine alla disputa pluridecennale sulla Cascinazza, area precedentemente edificabile (storicamente riconducibile alla famiglia Berlusconi) che per anni è stata al centro del dibattito urbanistico in città: ora l’area verde del quartiere San Donato sarà ufficialmente verde e non più edificabile.

Tra le direttive del documento urbanistico in variante al documento di piano si prevede anche un bonus edificatorio per gli operatori che andranno a recuperare piccole aree dismesse all’interno del tessuto urbano: “Si tratta di aree già edificate per le quali prevediamo delle piccole premialità per favorirne il recupero in modo da non lasciare per sempre dismesse delle aree cittadine. Non ci sono metri quadrati liberi che verranno occupati” ha continuato Colombo. Questa decisione è stata contestata da parte della minoranza: “Se per loro aumentare del 30% la capacità edificatoria vuol dire poco…” ha commentato Martina Sassoli (Forza Italia). La posizione della Sassoli durante la discussione dei Plis non è stata condivisa dai suoi compagni di partito: “Martina Sassoli ha presentato degli emendamenti firmati a nome di tutto il gruppo, allora sono intervenuto per sottolineare che gli emendamenti non erano condivisi dal nostro partito visto che non ci erano stati presentati prima e il capogruppo è l’unico che, volendo, può rappresentare il partito firmando documenti a nome di tutti” ha commentato il capogruppo di Forza Italia, Domenico Riga che ha espresso il suo dissenso anche in aula, le frizioni all’interno del gruppo di Forza Italia sono risultate evidenti e si sono palesate pubblicamente durante l’ultimo consiglio comunale.

La variante parziale al documento di piano e l’approvazione dei Plis ha visto la votazione favorevole da parte della maggioranza, del Movimento 5 Stelle e di Cambia Monza. Voto contrario è arrivato soltanto dai consiglieri di opposizione Martina Sassoli e Pierfranco Maffè.