Citroneria, cedraja, agrumeria, serra di agrumi, limonaia. Oppure orangerie, proprio come quella del palais du Louvre che oggi ospita le ninfee di Monet. Insomma, il serrone, un pezzo fondamentale della Villa reale di Monza che chiude sul lato nord il complesso della reggia, affacciato sul roseto e chiuso dalla rotonda affrescata da Appiani: è arrivato tempo di interventi di recupero anche per lui.
Gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione verranno realizzati sia sugli esterni sia sugli interni di entrambi gli edifici senza intaccare le mostre in corso.« L’obiettivo del restauro è garantire la conservazione del patrimonio monumentale e arrestare l’avanzamento dello stato di degrado, nel pieno rispetto delle caratteristiche attuali» scrive il Consorzio Villa reale e parco, che poi ricostruire la storia dell’edificio (nella foto, il Serrone durante la Biennale giovani del 2013).
«Progettato e realizzato dall’architetto Piermarini nel 1790, contemporaneamente alla Rotonda affrescata da Andrea Appiani, il Serrone conteneva piante esotiche e rare. Entrambe le strutture vennero inaugurate il giorno del ventennale di matrimonio dell’arciduca Ferdinando e di Maria Beatrice Ricciarda d’Este. Dal 1985, dopo un lavoro di restauro, il Serrone è sede museale e ospita rassegne di arte moderna e contemporanea».
Tra gli interventi in programma la rimozione della tinteggiatura nella parte superiore della facciata e rimozione dell’intonaco e di tutte le partiture nella parte inferiore («che risulta la più danneggiata»), rintonacatura delle parti prive di intonaco più estese, tinteggiatura a calce naturale, tinteggiatura delle pareti interne e adeguamento dei bagni per l’accesso ai disabili, revisione della copertura tramite rimessa in sede e sostituzione dei coppi rotti, la revisione dell’orditura lignea e dell’isolante termico con eventuali rappezzi ove necessario. Tutto in collaborazione con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Milano e per una spesa di 500mila euro. «Le facciate esterne della Rotonda subiranno i medesimi interventi e saranno trattate con le stesse cure utilizzate per il Serrone. Il restauro delle coperture e l’eliminazione dei fenomeni di infiltrazione di acqua hanno lo scopo di fermare il fenomeno di deterioramento della struttura, accelerato dal violento nubifragio del 5 agosto 2011 che, aveva causato danni agli affreschi realizzati da Appiani. I lavori riporteranno all’antico splendore un pezzo unico d’arte del grande maestro».