Si chiama “Ruote ferme, pedoni salvi” l’iniziativa promossa dalla AFVS – Associazione Familiari e Vittime della Strada Ets in collaborazione con il Comune di Monza, in virtù di un protocollo d’intesa sottoscritto nel 2024, che prevede un corso di formazione per “Assistenti pedonali”. Sedici le persone che lunedì hanno partecipato, nell’Aula Formazione della Polizia Locale di Monza in Via Marsala 13, alla prima edizione. I corsisti sono persone che hanno commesso un reato in violazione al Codice della Strada sottoposte a imputazione, indagine o condanna ai lavori di pubblica utilità che, come forma di pena sostitutiva o per la “messa alla prova” devono svolgere lavori di pubblica utilità.
Assistenti pedonali a Monza: tutela degli utenti deboli e riscatto per chi ha violato il Codice della Strada
A partire da martedì 2 settembre gli assistenti pedonali, riconoscibili e visibili in quanto dotati di pettorina ad alta visibilità, paletta e led luminoso, presidieranno gli attraversamenti stradali a rischio, del capoluogo brianzolo, individuati dalla Polizia Locale, al fine di agevolare e rendere più sicuro l’attraversamento dei pedoni. Saranno presenti in via Zavattari-Locatelli, via Carlo Porta-Colombo, piazza Garibaldi, via Tanaro, via Foscolo, viale Regina Margherita di Savoia-Cesare Battisti, via Mameli, via Goldoni-Praga e in via Luca della Robbia. Si tratta di incroci e aree, spiegano dal Comando della Polizia locale caratterizzate da “alta intensità di traffico pedonale“, in quanto vi si svolge ad esempio il mercato, c’è l’ingresso del cimitero o istituti scolastici.
Un progetto – totalmente finanziato dal Fondo Vittime della Strada, istituito dall’associazione, e con il patrocinio del Ministero dell’Interno, Ministero della Giustizia e ANCI – ha quindi una doppia, lodevole, fianalità: assicurare una maggiore tutela per gli utenti deboli della strada e rieducare gli utenti sottoposti a misura alternativa che hanno commesso un reato in violazione al Codice della Strada.
Assistenti pedonali a Monza: progetto promosso dalla Associazione Familiari e Vittime della Strada Ets
“L’adesione a progetti come quello che si sta avviando – dichiara il Sindaco Paolo Pilotto – si costituisce come opportunità di dare un concreto supporto alla Polizia Locale nell’impegno quotidiano di garantire il rispetto delle regole della strada e contemporaneamente offre una possibilità di apprendimento e di riscatto a chi ha sbagliato contravvenendo alle norme del Codice Stradale”. “Dopo l’avvio di altre iniziative innovative, come il corso rivolto ai rider che si è tenuto in gennaio – sottolinea l’Assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia – il Comando di via Marsala si conferma luogo di sperimentazione di nuovi modelli di cittadinanza responsabile, capace di proporre modalità innovative di collaborazione tra le Istituzioni”.
“Monza è la decima città italiana che ha deciso di sposare il progetto ‘Ruote ferme, pedoni salvi’ – commenta Silvia Frisina, VicePresidente dell’AFVS – che, attivo dal 2021, ha registrato laddove presente, ottimi risultati non solo in termini di tutela dei pedoni, ma soprattutto di rieducazione degli utenti sottoposti a misure alternative per reati in violazione al Codice della Strada. Siamo certi che anche su Monza tale progettualità potrà fare la differenza, rappresentando un’opportunità duplice”.