Monza: appaltati i lavori per mettere il Lambro in sicurezza

Dopo tanti rinvii i lavori sono stati assegnati: entro l’estate dovrebbero partire i cantieri per la messa in sicurezza del Lambro nel tratto di Monza, un intervento finanziato dalla Regione con un milione di euro.
La protezione civile sul Lambro
La protezione civile sul Lambro Fabrizio Radaelli

«La gara è stata aggiudicata. Stiamo aspettando di ricevere da Aipo tutte le indicazioni: arriveranno con ogni probabilità la prossima settimana. Al momento – ha commentato l’assessore alla Sicurezza con delega alla Protezione civile Paolo Confalonieri – sono in corso le procedure di controllo amministrativo: presto ne sapremo di più». L’Agenzia interregionale per il fiume Po ha individuato l’impresa che è riuscita ad aggiudicarsi bando di gara relativo ai “lavori di sistemazione idraulica lungo il fiume Lambro nel centro abitato di Monza”. La Laurentina Gruppo Sabbatini srl, di un piccolo paese nella provincia di Pesaro e Urbino, inizierà i lavori di messa in sicurezza del fiume nel giro di alcune settimane.

«La procedura è stata avviata nel migliore dei modi – ha proseguito l’assessore – ci sono tutte le condizioni per riuscire a far partire i lavori entro l’estate e, tempo permettendo, per riuscire a concluderli entro il mese di novembre, storicamente il più critico per il Lambro». Novembre 2002, novembre 2014: il ricordo delle ultime due esondazioni del fiume è ancora vivo nella mente di monzesi e brianzoli. Per far fronte alla furia delle acque, nell’ambito dell’accordo che l’amministrazione comunale ha firmato nel luglio del 2014 con Aipo, Regione Lombardia aveva stanziato un milione di euro.

Il progetto di messa in sicurezza era stato ufficialmente nell’aprile dello scorso anno, nel corso di una serata aperta al pubblico che si era svolta all’Urban Center di via Turati: secondo quanto annunciato allora, i lavori sarebbero dovuti iniziare entro un paio di mesi e concludersi entro l’inverno del 2016. Non solo l’inverno del 2016 ormai è un ricordo: è passata anche la primavera. Con l’estate, però, le operazioni dovrebbero finalmente prendere il via.

Tre le tipologie di interventi previste. Si metterà in sicurezza l’area delle Grazie Vecchie: un muro contenitivo andrà a sostituire la cancellata che ora si trova davanti al santuario. Si innalzeranno anche gli argini in via Cantore e in via Filzi: quando il fiume esonda, inizia a fuoriuscire dagli argini proprio in quelle zone. In pieno centro, invece, si interverrà dove Lambro e Lambretto si ricongiungono, nell’area dell’oasi che a lungo è stata curata da Legambiente: si migliorerà il deflusso delle acque, ora rallentato dalla presenza di una traversa utile, in passato, a incanalare l’acqua verso le fabbriche della zona.

E ancora: si risolveranno le situazioni di criticità che si sono formate lungo spalto Piodo e spalto Santa Maddalena. Il terzo intervento si concentrerà sulla parte terminale del fiume, all’altezza di San Rocco e San Donato, e prevede la ripulitura dell’alveo e delle sue sponde. Le piogge e i forti temporali delle ultime settimane hanno risvegliato il fiume. La protezione civile assicura: non si corre alcun pericolo al momento.

Ma, se la situazione dovesse precipitare una volta ancora, la città sarebbe pronta ad affrontare l’emergenza? «Possiamo contare sulla stessa attrezzatura che abbiamo utilizzato nel novembre del 2014 – ha commentato il responsabile comunale della Protezione civile Mario Stevanin – in più, abbiamo acquisito altri venti metri di barriere noak. Il nostro sforzo, nei prossimi anni, sarà più culturale: dobbiamo insegnare alla popolazione in concetto di resilienza. Sarà fondamentale interiorizzare quali comportamenti mettere in atto in situazioni di difficoltà. Oltre a questo, puntiamo molto sulla formazione dei nostri volontari, che ormai sono circa 120». «Il sistema di Protezione civile – ha concluso Confalonieri – è uno dei fiori all’occhiello della nostra città».