Monza: ancora bufera sulle regole d’iscrizione alle consulte

I sette comitati di cittadini più l’Osservatorio antimafie Monza e Brianza hanno firmato un'istanza di annullamento dell'azzeramento delle consulte.
Il municipio di Monza
Il municipio di Monza Fabrizio Radaelli

Si sono rivolti al sindaco di Monza, Paolo Pilotto, all’assessore alla partecipazione, Andreina Fumagalli, ai dirigenti del settore Servizi sociali, al segretario comunale, all’avvocatura del Comune e al direttore generale, i sette comitati di cittadini più l’Osservatorio antimafie Monza e Brianza, firmatari dell’istanza di annullamento in via di autotutela inviata a Palazzo nei giorni scorsi.

Monza: ancora bufera sull’iscrizione alle consulte, al centro l’obbligo di procedere a nuova adesione

Al centro della questione è l’azzeramento delle consulte e l’obbligo, per i cittadini, di procedere a una nuova iscrizione. Ma non solo. Stando ai registri delle consulte solo alcuni comitati cittadini sono stati ammessi all’iscrizione, altri no, «con una discrezionalità inspiegabile», spiegano i firmatari dell’istanza di annullamento.

Monza: ancora bufera sull’iscrizione alle consulte, “istanza di annullamento”

«Sette comitati che insistono su cinque delle dieci consulte monzesi, insieme ad altre due realtà il cui campo d’azione è invece comunale, hanno fatto istanza di annullamento innanzitutto perché respinti, ma anche per altri motivi», si legge nel testo inviato agli uffici.

Ai nove firmatari del documento appare anche «illegittima l’imposizione d’ufficio dell’obbligo di reiscrizione di tutti i soggetti già regolarmente iscritti prima dell’adozione del nuovo regolamento delle consulte. Appare inoltre illegittima anche la decisione di procedere a votazione segreta per la nomina del coordinatore».

Monza: ancora bufera sull’iscrizione alle consulte, richiesta che tutti coloro che fanno richiesta siano ammessi

Parlano di «allarme democratico», dal momento che solo alcuni comitati sono stati ammessi e che altri, in futuro, potrebbero trovarsi nella medesima situazione di vedersi rifiutare l’iscrizione alla consulta di riferimento.

Problematiche, queste, che una rappresentanza dei comitati cittadini e delle associazioni avevano già espresso direttamente all’assessore Fumagalli, in occasione di un incontro avvenuto lo scorso 3 ottobre. La richiesta oggi è sempre la stessa: che tutti coloro che ne fanno richiesta (singoli, comitati o associazioni, scuole o oratori) possano essere ammessi, «favorendo così la massima partecipazione possibile». Viene inoltre richiesta «una revisione urgente del regolamento in senso effettivamente partecipativo».