Torna la Campestre 2018, la corsa organizzata dall’associazione tra scuole cattoliche “Genitori della campestre” in programma domenica 8 aprile per i ragazzi delle scuole paritarie di Monza. Dall’infanzia alle classi quinte della primaria.
Una giornata nel parco cittadino, in cui non solo si gareggia ma si fa solidarietà. Dalle 9.30 a cascina San Fedele, da cui la manifestazione prende il via, sarà possibile trovare molteplici attività anche per i piccoli. Laboratori creativi, di canto, campo di volley e tiro con l’arco, balli di gruppo per grandi e piccini, gonfiabili, esibizioni degli schermidori di Brianza Scherma, trucca bimbi, spazio gioco, esibizioni di karate, pratica di Qi Gong e Vinh Xuan, esibizioni e prove a cura dell’accademia di danza Events. Non mancheranno lo zucchero filato e i pop corn.
Numerose le attività per chi vuole trascorrere una giornata all’aria aperta e non partecipa alla corsa. Come sempre il ricavato dell’evento sarà donato in beneficenza. Lo scorso anno l’associazione ha aiutato con 1.500 euro il Centro aiuto alla vita, stesso contributo anche per Amici di Lollo e Intensivamente insieme.
La gara ha il patrocinio del comune e della Reggia di Monza, charity partner Amici di Lollo, Intensivamente insieme e Aist, associazione italiana sindrome di Tourette. Diversi i partner che supportano la manifestazione, da La Giraffa village, a Overdrive studio, Brianzascherma, Sport Specialis, Serim, Skoda, Events, Milano torte, Ellevigrafica, Vinh Xuan con il supporto di Brianza per il cuore e Croce Bianca, media partner Il Cittadino, che sarà presente con la sua redazione mobile.
Lo scorso anno la partecipazione è stata numerosa, oltre seicentocinquanta ragazzi dalla prima elementare alla quinta, scaglionati in diverse batterie per età e divisi tra maschi e femmine. Tutti si sono messi in gioco. Se da un lato i bambini corrono per divertirsi, per competere ma soprattutto per trascorrere una giornata insieme, dall’altro i genitori colgono l’occasione per condividere un momento con i propri figli e sostenere realtà del territorio che si occupano di solidarietà. Sono proprio i genitori i primi a mettersi in gioco, allestendo i gazebo per l’accoglienza, il servizio di ristoro, soprattutto tengono le fila dell’intera organizzazione. È proprio lo staff di genitori che ogni anno s’impegna per migliorare questa giornata, proponendo nuove attività alternative per chi non è impegnato nella corsa, per i fratellini e sorelline e per le famiglie.