Monza: aggredita da due cani dei vicini per proteggere il suo meticcio

Il racconto di una donna di Monza aggredita in cortile dai due cani dei vicini mentre era col suo meticcio.
Animali cane pitbull
Animali cane pitbull

«Uscire di casa mi fa paura e non voglio attraversare il cortile con il mio cagnolino. Non solo la sola: nel palazzo siamo tutti preoccupati». E non potrebbe che essere così, visto che l’aggressione dei giorni scorsi ha portato a una denuncia per lesioni personali e danneggiamento e all’invio di tutta la documentazione prodotta dal pronto soccorso veterinario ad Ats Brianza.
Una donna, residente in una traversa di via Mentana a Monza, è stata aggredita da un pitbull e da un pastore tedesco di proprietà di alcuni vicini di casa, che già da qualche tempo stanno creando nella palazzina diverse tensioni per comportamenti sopra le righe (e non solo legati alla gestione dei due animali).

Monza: aggredita da due cani dei vicini per proteggere il suo meticcio, l’aiuto dei vicini

«Ho cercato in tutti i modi di proteggere il mio cagnolino, un meticcio di piccola taglia di dodici anni, cardiopatico». Il pitbull e il pastore tedesco si sono scagliati su di lui all’improvviso. La padrona ha cercato di proteggerlo, per quanto possibile: «Sono a caduta a terra e il pitbull mi ha morsicato il braccio. Per fortuna indossavo una giacca pesante e non sono stata ferita: i lividi però ci sono, eccome, e il mio cane ha riportato una lesione al collo».

Le grida della donna hanno richiamato l’attenzione dei vicini: alcuni sono scesi in cortile in suo soccorso, altri si sono preoccupati di far arrivare l’ambulanza e le forze dell’ordine.
«Appena mi sono accorto di quello che stava succedendo – racconta uno di loro – mi sono precipitato e ho cercato di separare la donna dai cani: li aveva tutti e due addosso. Non è stato facile. Per tutti è stato un grande spavento».

Monza: aggredita da due cani dei vicini per proteggere il suo meticcio, il racconto della vittima

«Sono ancora sotto shock – racconta lei all’indomani dell’aggressione – ma sono consapevole che sarebbe potuta andare molto peggio. Ho una bimba di pochi mesi: cosa sarebbe successo se in quel momento ci fosse stata anche con me anche la piccola?».
Che potesse capitare qualcosa del genere «ce lo aspettavamo: non è la prima volta che quei due cani creano problemi. In passato – prosegue – abbiamo anche fatto una segnalazione all’Enpa: sono finiti nelle mani di persone che non sanno prendersene cura in maniera corretta. Dico così perché non li facevano mai uscire, tanto che erano costretti a fare i loro bisogni in balcone, noi lo vedevamo. Per qualche tempo sono stati allontanati, ma poi sono tornati. Adesso non vengono tenuti al guinzaglio, tanto che uno dei due cani lo scorso febbraio è sfuggito al controllo di uno dei padroni ed è finito nel Lambro»: nel fiume poi si è buttato anche il padrone per cercare di salvarlo, con il risultato che è stato necessario richiedere l’intervento dei vigili del fuoco.

Tutti salvi alla fine, e per fortuna, ma nemmeno quella disavventura è servita da lezione: ora la speranza della donna è che «le istituzioni ora agiscano al più presto, perché anche altri condomini sono genitori di bambini piccoli e proprietari di cani. Anche i vicini del quartiere ora hanno paura di incontrarli. Purtroppo fino a oggi è stato impossibile trovare soluzioni per convivere con queste persone in maniera civile».