Monza aderisce alla Federazione europea delle Città napoleoniche

Monza ha tre gioielli legati alla storia di Napoleone: aderisce alla Federazione europea delle Città napoleoniche.
Monza Fine restauri teatrino Villa reale
Monza Fine restauri teatrino Villa reale Fabrizio Radaelli

Il Parco, il Teatrino reale e, perfino, la Corona Ferrea: tre tra i gioielli più preziosi di Monza sono legati alla forte personalità di Napoleone. Il generale ha lasciato una traccia profonda in città: nel 1805 è stato incoronato re d’Italia in Duomo a Milano con la Corona Ferrea e ha istituito il Parco per farne un’azienda agricola moderna oltre che una tenuta di caccia e due anni dopo, per suo volere, nel complesso della reggia piermariniana sono iniziati i lavori del Teatrino.

Federazione europea delle Città napoleoniche: oltre 50 località in 12 paesi

Le tre mosse, e l’importante eredità che ne è conseguita, sono più che sufficienti a fare del capoluogo brianzolo una “città napoleonica” e a garantirle i requisiti per essere ammessa nella Federazione europea che le riunisce. L’adesione all’organismo fondato nel 2004 da Charles Bonaparte è stata approvata nelle scorse settimane dalla giunta: Monza, quindi, si unirà alle oltre cinquanta località sparse in dodici paesi, dall’Inghilterra alla Polonia, dalla Spagna alla Grecia, in cui l’imperatore dei francesi ha lasciato la sua impronta, nel bene e nel male.

Federazione europea delle Città napoleoniche: tappa dell’itinerario “Destinazione Napoleone”

La città potrà aspirare e diventare una tappa dell’itinerario culturale “Destinazione Napoleone” certificato dal Consiglio d’Europa, condividere progetti con luoghi evocativi come Aiaccio, dove Bonaparte è nato, Parigi, Jena, in Turingia, dove il 14 ottobre 1806 ha sbaragliato l’esercito prussiano e Waterloo dove il 18 giugno 1815 il suo mito si è eclissato. Tra le città italiane della Federazione ci sono teatri di battaglia come Loano, Cherasco e Mantova depredata delle sue opere d’arte.

Federazione europea delle Città napoleoniche: le attività

L’organismo, che non ha scopo di lucro, promuove scambi, incontri, convegni e pubblicazioni in collaborazione con università, istituzioni e associazioni culturali. Sostiene, inoltre, azioni di conservazione e restauro del patrimonio di epoca napoleonica, dagli oggetti alle opere d’arte, dai monumenti alle abitazioni, sviluppa attività di promozione del patrimonio attraverso l’allestimento di mostre, viaggi, scambi tra scuole e atenei, svolge attività di consulenza e assistenza, collabora con enti pubblici e privati che abbiano scopi simili.

Federazione europea delle Città napoleoniche: creare una rete tra città, luoghi e istituzioni

Il suo obiettivo principale è la creazione di una rete tra le città, i luoghi, i musei e le istituzioni la cui storia è segnata dall’influenza napoleonica: per centrarlo aiuta i comuni associati nel censimento del patrimonio napoleonico, contribuisce alla loro promozione turistica mettendo a disposizione una mappa interattiva che facilita la visualizzazione online a livello europeo e pubblicizza gli eventi attraverso i suoi canali di comunicazione, supporta i soci nel mettere a punto offerte culturali e turistiche sostenibili attraverso una segnaletica dedicata e il logo “Destination Napoleon”, partecipa a fiere internazionali del turismo garantendo la visibilità ai comuni affiliati, accede ai finanziamenti nazionali ed europei grazie alla certificazione di itinerario culturale del Consiglio d’Europa.

Sono tutte ragioni valide, constata l’amministrazione Pilotto, per aderire al circuito che dovrebbe favorire la valorizzazione di Monza anche a livello sovranazionale. L’adesione alla Federazione europea città napoleoniche richiede il versamento di una quota annuale di 2.950 euro.