Addio a Vito Giacovelli, già comandante della polizia municipale di Monza dove è rimasto in servizio trentaquattro anni, scomparso a 96 anni. Distinto e dai tratti signorili, Giacovelli si è sempre fatto apprezzare per le sue doti umane e professionali. Già ufficiale dei granatieri aveva vinto il concorso per guidare i vigili monzesi nel 1959 quando ancora non esisteva il regolamento di polizia municipale.
Monza: addio a Vito Giacovelli, il progetto di legge del regolamento di polizia locale
Monza nel 1986 fu il primo comune in Italia a varare questo regolamento sulla base di una legge quadro. Il corpo dei vigili divenne un settore autonomo, con un comandante, due ufficiali superiori, quattro addetti ai servizi di vigilanza e 19 sottoufficiali. Fu proprio Giacovelli, insieme ad altri colleghi comandanti di altri comuni lombardi a elaborare il progetto di legge. Una legge che non fu subito approvata, ma Giacovelli e gli altri estensori decisero di riprovare dopo la prima bocciatura e, grazie anche all’apporto dei magistrati Ambrogio Moccia (oggi assessore al Comune di Monza con delega alla Polizia Locale) e Giuseppe La Mattina, il testo fu approvato in Regione Lombardia e divenne poi legge nazionale.
Monza: addio a Vito Giacovelli, il ritratto
Come riporta il volume “I vigili urbani a Monza. 125 anni tra storia e cronaca” edito dal comune, Giacovelli era “deciso e zelante nel far rispettare alla lettera le norme. Le novità apportate dal nuovo comandante furono molte e significative. Tra queste le riunioni per approfondire l’istruzione degli agenti e il loro rapporto con il pubblico che si faceva sempre più complesso a causa dell’incremento del traffico e al conseguente aumento delle infrazioni”. Giacovelli organizzò anche corsi di aggiornamento regionali con la presenza dei comandanti di altri comuni, sindaci e assessori. Il 1 gennaio 1993 lasciò il suo posto a Giovanni Cremascoli, direttore di settore in Comune.
L’ultimo saluto lunedì mattina in Duomo.