Addio al signor Candy, anzi: a mister Candy, dal momento che quell’azienda nata a un passo dal Lambro è diventata negli anni un colosso internazionale degli elettrodomestici. Peppino Fumagalli è scomparso lunedì 9 marzo all’età di 86 anni. Ne sono passati settanta da quando il padre, Eden Fumagalli, aveva fondato la Officine Meccaniche Eden Fumagalli nel 1945 a Monza. Dopo di lui erano stati i figli Niso, Enzo e Peppino a portare avanti l’azienda e a farla crescere, sviluppando il settore degli elettrodomestici inaugurato dalla Modello 50, la prima lavatrice italiana del 1946. Nel ’54 avevano lanciato il primo modello semiautomatico, che da lì a sei anni sarebbe diventato totalmente automatico.
La Candy aveva accompagnato di pari passo l’Italia negli anni del boom. Dopo Niso, scomparso venticinque anni fa, anche Peppino negli ultimi anni aveva deciso di lasciare ruoli operativi e di restare presidente onorario di un colosso multinazionale, guidato dai figli Beppe e Aldo e dal nipote Silvano: oggi è una realtà che produce più di sei milioni di elettrodomestici con un miliardo di euro di fatturato raggiunto ormai da qualche anno, controlla marchi in Italia e all’estero, come la Hoover e la Jinling cinese, ha otto centri di produzione nel mondo. I funerali saranno mercoledì 11 marzo alle 10.45 in duomo a Monza.