Monza mercoledì 2 luglio in duomo ha dato l’ultimo saluto a padre Bernardino Bacchion con la messa funebre presieduta dal padre provinciale dehoniano e concelebrata anche dal fratello Giancarlo, a sua volta padre dehoniano. Padre Bernardino era diventato monzese d’adozione: da anni risiedeva in città all’istituto Dehon in via Appiani che ha diretto, anche se la sua origine veneta nella provincia di Padova non l’aveva dimenticata e là tornerà a essere sepolto a Torreselle, accanto ai genitori. Padre Bernardino era nato a Piombino Dese il 21 gennaio del 1935 in una famiglia numerosa, emise la prima professione nel 1951 e divenne sacerdote il 2 luglio 1961. Perfezionò la sua carriera ecclesiastica e professionale all’Istituto Leone Dehon, prima come professore di filosofia e poi come preside dal 1989 al 2016.
Monza, addio a padre Bacchion: riferimento per gli studenti
È stato punto di riferimento per generazioni di studenti e nello scoutismo monzese, dove ricoprì il ruolo di guida spirituale già negli anni ’70 e ’80 nel gruppo scout Monza 3 dell’Agesci ed è stato promotore nel 1983 del gruppo genitori (Gos) infine dal 1990 assistente spirituale delle comunità di Monza del Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani). Dagli anni ’80 ha dato il suo contributo partecipando al Distretto scolastico 63. Ha continuato a insegnare promuovendo lo studio della filosofia all’Università degli anziani dal 1984 e dal 2015 con i detenuti del Casa circondariale di Monza. Fu assistente ecclesiastico titolare e socio onorario fin dalla costituzione 2011 del Centro culturale Cattolico Benedetto XVI. Ha svolto il ministero continuativo in varie chiese monzesi (come Santa Maria degli Angeli e la parrocchia di San Giuseppe) e nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Muggiò, dove è stato anche direttore della corale.
Monza, addio a padre Bacchion: il ricordo in consiglio comunale
Per Monza padre Bernardino Bacchion è stata «una presenza preziosa»: lo ha affermato lunedì 30 giugno in consiglio comunale la presidente Cherubina Bertola a nome dell’intera aula. La città lo ha ringraziato nel 2016 assegnandogli il Giovannino d’oro perché, come insegnante di filosofia, preside del liceo Dehon e poi appunto guida spirituale degli scout è stato «punto di riferimento per generazioni» di giovani. «È stato una figura straordinaria, sempre sorridente e disponibile con tutti – commenta il forzista Pier Franco Maffè – è stato una sorta di traghettatore quando il liceo è passato dalla gestione dei dehoniani a quella di una società laica». Padre Bernardino, aggiunge, ha ricoperto un ruolo importante all’interno della sua congregazione. Il consiglio comunale lo ha ricordato con un minuto di silenzio con cui ha commemorato anche le vittime della strage di Ciaculli compiuta il 30 giugno 1963 da Cosa Nostra e della sciagura del treno a Viareggio del 29 giugno 2009.