Mobilità sostenibile e smart cities: Concorezzo collabora con l’Università di Bergamo per i “Borghi del futuro”

Accordo di collaborazione con l’università di Bergamo per avviare iniziative, studi e ricerche di carattere scientifico sulle due tematiche. La cittadina sarà un laboratorio di sperimentazione di tecnologie di frontiera applicate ai servizi per i cittadini.
Il logo dell’Università di Bergamo
Il logo dell’Università di Bergamo

Serve addirittura un’università per Concorezzo che vuole diventare Borgo del Futuro. Mobilità sostenibile e smart cities: queste le tematiche al centro della nuova convenzione della durata quinquennale sottoscritta dal rettore Remo Morzenti Pellegrini, in rappresentanza dell’Università degli Studi di Bergamo, e il Comune di Concorezzo.


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Attraverso questa collaborazione, l’Ateneo orobico e il Comune brianzolo intendono avviare iniziative, studi e ricerche di carattere scientifico sui problemi relativi alle smart cities e alla mobilità sostenibile, consolidando il collegamento tra realtà accademica e realtà territoriale.

«Le tematiche relative alla mobilità sostenibile sono una delle chiavi per il rilancio della competitività e lo sviluppo della vivibilità dei territori. L’importanza di queste tematiche è testimoniata dalla continua evoluzione dell’offerta didattica, con un numero crescente di corsi e percorsi legati a questo tema e a ricerche sempre più innovative in questi ambiti che l’Università di Bergamo mette a disposizione dei suoi studenti e di tutto il territorio. L’accordo con il Comune di Concorezzo è dunque un’importante occasione di confronto e studio di soluzioni smart mobility» spiega il rettore, Remo Morzenti Pellegrini.

Il Comune di Concorezzo è infatti uno dei 12 Comuni italiani selezionati per il progetto “Borghi del futuro” promosso dal Ministero dello Sviluppo economico, dal Ministero dell’Università e della ricerca e dal Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, per realizzare servizi innovativi nei settori della mobilità, dell’ambiente, del benessere dei cittadini e della cultura. Unico comune in Lombardia – e unico comune rappresentativo del contesto urbano che caratterizza la pianura padana – sarà un vero e proprio laboratorio di sperimentazione di tecnologie di frontiera applicate ai servizi per i cittadini.

Un’opportunità per l’Università degli Studi di Bergamo per studiare gli effetti tangibili del progetto e per discutere di innovazione applicata, toccando con mano i bisogni della cittadinanza e identificando le migliori soluzioni.

«Questa convenzione rappresenta un elemento qualificante per il nostro Comune e un passo in avanti nel progetto dei Borghi del Futuro in cui la nostra amministrazione crede fortemente – commenta il sindaco di Concorezzo Mauro Capitanio – La collaborazione con l’Università di Bergamo concretizza di fatto quel rapporto di partnership tra il mondo della pubblica amministrazione e quello accademico finalizzato all’applicazione sul territorio di modelli e progetti di ricerca, in questo caso, sulla smart mobility. Non solo – prosegue – la collaborazione attiva con gli studenti garantirà loro la possibilità di sperimentare modelli innovativi su casi reali mentre per il Comune sarà un supporto strategico per assicurare il successo delle sperimentazioni, portando anche il valore delle collaborazioni internazionali che l’università di Bergamo ha consolidato negli anni».

«Il nostro Ateneo è profondamente convinto dell’importanza di un approccio multidisciplinare ai temi relativi alla mobilità smart. Per questo è stato costituito il centro di Ateneo ITSM- ICCSAI Transport and Sustainable Mobility in cui confluiscono le diverse competenze ingegneristiche, economiche, sociali e giuridiche che la nostra Università esprime. Proprio attraverso questo centro di ricerca avvieremo collaborazioni tecnico – scientifiche per studi e progetti, partecipazione a programmi di ricerca nazionali e internazionali, raccolta e gestione di dati in ambiente urbano in collaborazione con il Comune di Concorezzo, con il fine di comprendere l’impatto delle soluzioni Smart rispetto allo specifico contesto urbano che lo caratterizza» aggiunge il professor Paolo Malighetti, professore Associato del Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della Produzione dell’Università degli Studi di Bergamo e responsabile del progetto.

L’Università degli Studi di Bergamo ha inoltre recentemente rinnovato la proficua collaborazione scientifica con la Harvard University Graduate School of Design con cui – per il prossimo triennio – svilupperà progetti congiunti che coinvolgeranno studenti e ricercatori dei due Atenei sul tema “Future of Mobility”. Un progetto in piena sinergia con le attività oggetto dell’accordo quadro con il Comune di Concorezzo e che conferma l’importanza di un approccio interdisciplinare ai temi della Smart Mobility.