Mister Pea saluta il Monza e rinuncia all’80 per cento dei suoi compensi

Fulvio Pea, l’allenatore che ha portato il Monza alla salvezza, si é accordato con i curatori fallimentari per ricevere solo il 20 per cento di ciò che aveva pattuito con la società quando era stato assunto. Intanto il Comune ha mandato una lettera al Tribunale per specificare le condizioni alle quali potrà concedere l’uso di Monzello e Brianteo.
Mister Pea saluta il Monza e rinuncia all’80 per cento dei suoi compensi

É stato la bandiera del Monza nell’annus horribilis dei biancorossi e ha continuato a essere un punto di riferimento anche dopo il fallimento. Fulvio Pea, l’allenatore che, al di là di tutto ha portato la squadra alla salvezza, si é accordato con i curatori fallimentari Elisabetta Brugnoni e Giuseppe Nicosia per ricevere solo il 20 per cento di ciò che aveva pattuito con la società quando era stato assunto in vista di traguardi ben diversi da quelli attuali. Allora si parlava di serie B, ora anche la stessa permanenza in Lega Pro pare un miraggio. Pea ha dato per l’ennesima volta il buon esempio.

Se tutti i giocatori facessero così il debito sportivo che ammonta a 2 milioni e 400mila euro, ora diminuito dei soldi cui ha rinunciato Pea che aveva il contratto più oneroso di tutti con un costo per la società sui 300mila euro lordi, potrebbe diminuire considerevolmente e ciò che rimane del Monza verrebbe a costare cifre più abbordabili per eventuali compratori che pagando i debiti sportivi potrebbero mantenere la squadra in Lega Pro. Non é detto però che anche tutti gli altri si comportino così. E comunque ci vuole tempo per venire a patti con chi ha passato mesi senza ricevere lo stipendio. Anche per questo é molto probabile che l’asta di lunedì, la prima delle tre in programma la settimana prossima probabilmente andrà deserta. Poi si vedrà. Persone interessate ce ne sono, ma bisogna vedere se le condizioni di acquisto saranno giudicate accettabili.

Ci sono stati interessamenti, ma ancora allo stato embrionale, di imprenditori russi,arabi e svizzeri e si torna a parlare dei Colombo della Cogefin che comunque qualche settimana fa avevano smentito il loro interessamento con una lettera al Cittadino. La verità é che alla fine conterà solo chi si presenterà all’asta e per ora, da questo punto di vista, non ci sono certezze. Intanto il Comune ha mandato una lettera al Tribunale per specificare le condizioni alle quali potrá concedere l’uso di Monzello e Brianteo. Sarebbe disposto a discutere di un utilizzo temporaneo in attesa del nuovo bando per la concessione. Una questione non contemplata nell’ordinanza d’asta, i cui termini andrebbero definiti con l’eventuale compratore.