«Ministro Franceschini, dove sono i soldi per il Forum Unesco a Monza?»

Lo chiede l’assessore regionale Cristina Cappellini a causa della latitanza del ministro della Cultura Dario Franceschini sull’organizzazione del Forum della cultura Unesco a Monza. Si tratta di soldi, ovviamente. «Ma il rischio è una figuraccia».
«Ministro Franceschini, dove sono i soldi per il Forum Unesco a Monza?»

Già, e il forum mondiale dell’Unesco? Tra conferme e smentite l’evento internazionale è andato e tornato da Monza tante volte, negli ultimi mesi. E sempre a parole. Senza mai trovare un approdo ufficiale, comunque. Di certo c’è solo che l’ultima volta che è passato dalla città, in Villa reale, era il 2011. Poi sono arrivati i restauri e il bis annunciato è saltato. Ora gli spazi ci sono, nei mesi scorsi sono stati presi impegni per riportarlo alla reggia, ma la Regione inizia a dubitare che le intenzioni siano serie. E chiama a rapporto il ministro della Cultura Dario Franceschini.

«Il Forum mondiale dell’Unesco sulla cultura e sulle Imprese culturali, che dovrebbe svolgersi l’anno prossimo a Monza, rischia seriamente di saltare, se il governo non interverrà prontamente. La logica del ’faremo’, tipica del Governo Renzi, sta procrastinando una situazione oltre il limite e i tempi ora sono veramente stretti – sostiene l’assessore alle Culture, identità e autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini -. Se il governo non interviene con un atto concreto, l’unica certezza è una figuraccia non solo nei confronti di Regione Lombardia, del Comune di Monza e dei cittadini lombardi, ma, soprattutto, nei confronti dell’Unesco, con il quale da tempo abbiamo in corso un proficuo dialogo sui temi e sull’organizzazione stessa del Forum».

All’origine anche le polemiche per il forum che l’anno scorso è stato organizzato a Firenze, guarda un po’, la città del presidente del Consiglio Renzi. «Coerenza vorrebbe che ora si sostenesse il Forum di Monza, a maggior ragione considerando il fatto che sarà uno dei grandi eventi di Expo 2015, peraltro già contemplato nell’’Agenda Italia’». In sintesi: fuori i soldi, dice Cappellini, anche perché l’edizione 2015, complice Expo, è speciale. «Il ministro Franceschini ci metta la faccia e dimostri con i fatti se crede davvero nell’Expo e nella cultura, come va proclamando da mesi».