Migliaia di lettere anonime con minacce e diffamazioni spedite a noti personaggi del mondo politico, imprenditoriale e sportivo. Gli autori sarebbero una monzese di 54 anni e un milanese di 71 anni, indagati dalla polizia di Stato. Gli agenti della Digos li hanno fermati in flagranza di reato mentre imbucavano le buste nella cassetta postale vicina alla posta di Basiglio, nel Milanese. Nella loro abitazione di Rozzano gli agenti hanno trovato altre 110 lettere, tutte uguali, pronte per essere spedite.
Le buste contenevano tutte della carta igienica imbrattata di feci e presentavano tutte le stesse caratteristiche, ossia l’indirizzo scritto sia in carattere corsivo che in stampatello, con inchiostro di colore nero, e francobolli solitamente di paesi esteri (in particolare Azerbaijan, Bhutan, Zaire) riportanti come annullo postale “CMP Milano Borromeo”.
Gli indagati sono un ex agente della Polizia locale di Milano e un’impiegata.
«L’uomo seguiva moltissimo la cronaca. Aveva già inviato lettere con la sua ’firma’ agli amministratori locali di Rigopiano – ha spiegato Carmine Mele della Digos di Milano – Ma dal 2014 ne ha inviate praticamente a chiunque. Politici di ogni parte, ministri, personaggi dello spettacolo, della cultura, della cronaca. Per esempio le maestre dell’asilo Cip e Ciop accusate delle violenze sui bambini, al direttore dello zoo di Copenaghen dopo la morte di una giraffa, ma anche calciatori che riteneva avessero truccato le partite (era un assiduo scommettitore)».
Avevano raccolto gli indirizzi in un libro mastro e accanto a ognuno c’era la motivazione per l’invio. Erano divisi per categorie: ad esempio “assassino”, “pedofilo”, “corrotto”, “picchiavano i bambini”.
(notizia aggiornata alle 15 del 26 gennaio 2017)