Mezzago: la chiusura (temporanea) del centro diurno fa scoppiare la querelle politica

La prossima chiusura temporanea del centro diurno integrato ha generato polemiche dentro e fuori dal consiglio comunale di Mezzago.

Mezzago Democratica e amministrazione allo scontro per la chiusura del Centro diurno integrato “La Casa del sorriso”. La notizia della chiusura, per il momento temporanea, è stata data dal primo cittadino Massimiliano Rivabeni durante lo spazio riservato alle comunicazioni nella seduta del consiglio comunale che si è tenuta venerdì 5 aprile.

Mezzago: la chiusura e la comunicazione in consiglio

«La concessione con la ditta che gestisce il centro è scaduta nel settembre del 2023 ed è stata prorogata fino al 21 marzo 2024 per permettere l’espletamento della nuova gara, che è in gestione ala Stazione unica appaltante – ha spiegato il sindaco -. Le tempistiche però si sono dilatate. L’attuale concessionario non ha pi ritenuto opportuno rinnovare la proroga in quanto la situazione di frequentazione del Cdi di Mezzago, in linea cn quanto succede anche in altre realtà, dopo il Covid si è fortemente abbassata e non è più economicamente sostenibile da tempo. L’occupazione media è stata del 40%, 8 ospiti su 20 posti disponibili, attualmente ce ne sono invece 7 di cui 5 residenti. La comunicazione dell’azienda è arrivata la scorsa settimana e quindi di fronte a questa situazione la priorità è stata quella di poter fornire il servizio agli ospiti e alle famiglie che nel giro di pochi giorni, a cavallo di Pasqua avrebbero dovuto riorganizzarsi. È stato chiesto al concessionario di continuare a fornire il servizio almeno fino a luglio e offerto anche un’integrazione come comune per i costi di struttura. Ma nonostante questo i concessionario ha garantito continuità solo per il mese di aprile. Abbiamo convocato le famiglie degli ospiti e l’amministrazione si è messa al lavoro per trovare alternative che continuassero a tener unito il gruppo». La soluzione prevede lo spostamento degli ospiti al Cdi di Ronco Briantino: « lì i “nostri” anziani troveranno gli stessi operatori, la stessa mensa e potranno essere accompagnati dai volontari dell’Associazione Volontari». Sin da subito si è scatenata la querelle tra i gruppi consiliari con la replica inizialmente negata e poi concessa a Giorgio Monti, dopo che la seduta che è stata sospesa per diversi minuti.

Mezzago: la chiusura e la critica di Mezzago Democratica

Da regolamento del consiglio comunale non sarebbero infatti concesse repliche alle comunicazioni «ma un articolo del regolamento dice che il presidente e il consigliere possono fare a inizio seduta comunicazioni estranee agli argomenti all’ordine del giorno quando riguardano fatti di particolare importanza sopravvenuti o di cui abbia avuto notizia a seduta avviata. Ed mi pare chiaro che la mia richiesta di intervento rientri pienamente in quanto presti dal regolamento – ha precisato Monti -. Il fatto è di grave importanza. Magari non nei numeri di oggi ma nell’importanza del servizio e soprattutto per le ripercussioni che può avere sugli ospiti, che ricordiamo sono anziani e fragili e sulle famiglie. Stiamo parlando di una fascia di popolazione che avrà sempre più bisogno di servizi. La vostra comunicazione è carente su certi aspetti. Da quando è scattata la proroga tecnica a oggi cosa è stato fatto per evitare che si arrivasse a questa situazione? Che documenti sono stati prodotti, questi sono stati già inviati all Sua e se è stata inviata quali sono i riscontri. Altro aspetto riguarda Ats. Vorrei capire se è garantito che se si interrompe il servizio, nella migliore delle ipotesi, da aprile e settembre che questa struttura resti accreditata. Il problema di riprendere l’accreditamento è importante e oneroso. Meno male che ci sono alternative e va bene cercare di tenere il gruppo unito. Dopodiché ognuno sarà libero di andare dove vuole e non è detto che torni. Il comune dovrà comunque prendersi incarico quanto necessario per l loro spostamento e non sarà così semplice». Mezzago Democratica è tornata sulla questione anche lo scorso sabato 6 aprile in occasione della presentazione della candidatura dello stesso Monti alla carica di sindaco.

Mezzago: la chiusura e la replica di Cambia Mezzago

Il gruppo di maggioranza Cambia Mezzago lunedì 8 aprile ha invece diramato un comunicato per rispondere a quelli che hanno definito “racconti distorti di quanto successo – si legge nella nota -. Secondo alcuni “l’amministrazione è responsabile della chiusura del centro e lascia esposte le fasce fragili”.L’amministrazione ha fatto tutto quanto in suo potere per cercare di andare incontro al concessionario e permettergli di prorogare il servizio, in fase di rinnovo, fino alla assegnazione della gara. Rigettiamo pertanto ogni insinuazione e distorsione in questa vicenda che vede coinvolte le fasce deboli della popolazione, e ci vergogniamo che ci sia chi per campagna elettorale cerca nuovamente, come già tentato inutilmente di fare per la condivisione della palestrina con una associazione di danza, di gettare fango su chi lavora per il bene di tutti, e cosa ancora peggiore sparge lo sconforto tra chi ha più bisogno di protezione”.

Mezzago: la chiusura e un altro consiglio in vista?

La questione non si è però fermata qui. Nei giorni successivi Mezzago democratica ha infatti annunciato quelle che saranno le prossime azioni che verranno intraprese: “abbiamo incontrato alcuni famigliari degli ospiti del Centro Diurno Anziani “La Casa del Sorriso”, a seguito della grave notizia della prossima chiusura – hanno affermato dal gruppo di minoranza -. Mezzago Democratica intende fare chiarezza su questa situazione, sia per l’importanza storica, sociale e strategica della “Casa del Sorriso”, sia per rispetto nei confronti degli ospiti e delle loro famiglie, cercando ogni soluzione possibile per evitare la chiusura e garantire in ogni modo la continuità del servizio. Per questi motivi, il gruppo ha presentato la richiesta di una convocazione immediata di un Consiglio Comunale che deliberi l’indirizzo alla giunta di valutare e mettere in atto ogni alternativa, a cominciare dalla gestione diretta del Centro per un periodo transitorio. Insieme ai familiari degli ospiti, è stato predisposto il testo di una petizione che nei prossimi giorni i cittadini mezzaghesi potranno sottoscrivere per sostenere la nostra richiesta. Siamo convinti che in queste nostre azioni avremo il supporto di tanti cittadini che, come noi, hanno a cuore il futuro della comunità a partire dai più fragili”