Metropolitana a Monza: la doccia fredda di Salvini e Fontana

La città si prepara a pagare oltre 27 milioni di mutuo. Dove inciderà? Le parole del sindaco Paolo Pilotto.
Alcune delle ultime fermate della M5 a Monza
Alcune delle ultime fermate della M5 a Monza

Quelle parole pronunciate prima da Matteo Salvini e poi da Attilio Fontana a parecchi brianzoli sono sembrate campane suonate a morto per il prolungamento della metropolitana fino al polo istituzionale di Monza. Governo e Regione, hanno detto i due esponenti della Lega, non stanzieranno altri fondi: il tutto a pochi giorni dall’incontro di giovedì 26 giugno a cui, oltre a loro, parteciperanno i sindaci di Milano, Monza, Sesto e Cinisello che tenteranno di ottenere da Roma le risorse per coprire una buona parte dei 589 milioni di extra costi. Con questi chiari di luna appare, però, sempre più plausibile l’ipotesi che aumenteranno le quote a carico degli enti locali.

Metropolitana a Monza: Salvini e Fontana e “la complessità”

Che in tanti siano stati spiazzati da quelle dichiarazioni lo si intuisce dal commento di Paolo Pilotto: «Io prima di giovedì 26 – afferma – non avrei fatto quelle esternazioni». Il sindaco di Monza spera ancora che la Brianza, unita come non lo era da anni nel cercare di spuntare i finanziamenti per la linea lilla, riesca a farsi ascoltare. «Le parole di Salvini e Fontana rappresentano due elementi di complessità – nota – finora, però, ho lavorato bene con miei colleghi e con i parlamentari del territorio Massimiliano Romeo e Fabrizio Sala». Alla loro voce si sono unite quelle delle associazioni di categoria e dei sindacati: «Rappresenteremo al ministro le istanze della Brianza che – aggiunge Pilotto – chiede che siano tenute in considerazione le sue specificità».

Metropolitana a Monza: il mutuo da 27 milioni di euro

Se la spedizione romana non strapperà altri contributi è presto per dire quanto i singoli comuni dovranno stanziare per coprire gli aumenti del prolungamento: qualche milione in più rispetto agli attuali 27,5, che saranno coperti da un mutuo, potrebbero non costituire un peso insopportabile per il bilancio di Monza. «I mutui – nota Pilotto – hanno durate molto lunghe, tra i 25 e i 30 anni: per realizzare altri interventi sarà necessario non aumentare l’indebitamento. Per questo sarà importante cercare di aggiudicarsi il maggior numero di bandi europei, ministeriali e regionali per avviare le opere future. Il Pnrr va a morire, ma rimangono molte altre opportunità: è con questa visione che nell’estate 2022, pochi giorni dopo il mio insediamento, ho istituito il settore» dedicato alla ricerca delle risorse. I cantieri della M5 potrebbero, quindi, non costringere le prossime amministrazioni a rinunciare a effettuare nuovi investimenti: «I lavori programmati o in corso nelle scuole, nelle palestre e nei luoghi della cultura – calcola Pilotto – ammontano a 80 milioni» a cui si aggiungono quelli nelle case comunali tra cui il Pinqua di via Bramante del valore di circa 15 milioni.