Fa freddo. Gli esperti annunciano l’arrivo di due perturbazioni dalla Groenlandia che porteranno la neve anche in pianura: le previsioni mettono i fiocchi su Monza e Brianza per la notte tra venerdì 1 e sabato 2 dicembre, in due giorni segnati comunque da nuvole e pioggia. Per i giorni successivi invece è previsto un brusco calo delle temperature minime, con termometro in discesa fino a -6 gradi.
«L’inverno, dopo aver conquistato il Centro Nord Europa, estende la sua influenza anche all’Italia. Una serie di perturbazioni in arrivo dalla Groenlandia porterà piogge e temporali ma anche neve fino a quote molto basse al Nord», lo dice in una nota il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera che aggiunge: « È un inizio di dicembre piuttosto turbolento con l’aria artica che dilagherà sull’Europa raggiungendo anche il Mediterraneo».
Qualche sparuta goccia di pioggia ghiacciata ha già fatto capolino nella mattina di mercoledì, giovedì invece su Monza e Brianza dovrebbe tornare il sole grazie anche al vento previsto in rinforzo nel pomeriggio.
«Venerdì, dopo una relativa tregua, arriverà un nucleo di aria fredda polare ed il maltempo tenderà ad acutizzarsi – proseguono da 3bmeteo con previsioni in linea generale per tutta Italia – Si formerà una bassa pressione su nostri mari che insisterà fino al week-end. Le precipitazioni coinvolgeranno soprattutto il Centro Sud dove potranno risultare intense. Al Nord l’ingresso di venti freddi favoriranno in abbassamento della quota neve con questa che potrà cadere a tratti fino in pianura sul Nordovest e l’Emilia. Le nevicate saranno più probabili su basso Piemonte, Oltrepò pavese, Emilia occidentale ed entroterra ligure, fenomeni deboli altrove e in genere nevosi in collina o solo a tratti in pianura».
In Brianza, come detto, neve debole è prevista dalla sera di venerdì 1 dicembre. Poi da domenica cieli sereni e brusco calo delle temperature.
Del tempo di questi giorni “beneficia” l’aria: tra vento e pioggia, pur leggera, i livelli di Pm 10 da tre giorni sono scesi sotto la soglia d’allarme di 50 microgrammi per metro cubo.