Meda, rinvenuti resti di epoca romana vicino al cimitero

E' intenzione dell’Amministrazione comunale richiedere alla Soprintendenza la sequenza di fotografie scattate sul posto

E’ la notizia più chiacchierata a Meda, quella relativa al ritrovamento di resti di epoca romana. Un rinvenimento che risale a più di un anno fa e passato sotto traccia, quasi non fosse un argomento di interesse generale. Sono in molti a chiedersi in queste ore come mai l’amministrazione comunale abbia tenuto coperto così a lungo l’interessante scoperta, ma soprattutto perché non ne abbia dato notizia.

Rinvenuti resti di epoca romana: grande stupore

Una novità che ha suscitato, come sta accadendo in queste ore, stupore e contemporaneamente ha inorgoglito l’intera collettività. Resti di  epoca romana in città, di questi tempi, creerebbero meraviglia e interrogherebbero su un passato tanto lontano e dimenticato. E, aggiungiamo pure ad abundatiam, qualche interessante visita da parte di cultori di storie e fatti del passato italico. E tra coloro che si interessano, approfondiscono e studiano la gens italica del passato, c’è  la convinzione che tra Meda e Seveso, ci sia stata una presenza consistente di attendamenti romani.

Rinvenuti resti di epoca romana: tutto in silenzio per l’ex Medaspan

Maligni sussurrano che aver messo la sordina ad un simile rinvenimento era per non arrecare problemi di viabilità e di accesso al nascente centro commerciale sull’ex area Medaspan. Tornando al rinvenimento di resti, chi l’avrebbe mai detto. Si è sempre pensato al passaggio dei Celti in questa zona, invece, ci deve essere stato anche in insediamento romano. A distanza di secoli è stato rinvenuto un piccolo frammento del loro passaggio o chissà quanti altri ancora ce ne sono o ce ne saranno stati nel sottosuolo locale durante precedenti scavi a cui nessuno ha prestato attenzione.

Rinvenuti resti di epoca romana: il ritrovamento vicino al cimitero

Nell’area attigua al camposanto, di proprietà di Elisabetta Di Carpegna Brivio, in corrispondenza del cavalcavia della superstrada Milano Meda, lo scorso anno durante i lavori di scavo eseguiti da Snam, per il nuovo tracciato delle condotte di gas, le maestranze hanno rinvenuto  tracce di muro che hanno insospettito.  La direzione di Snam ha fermato i lavori e ha prontamente avvertito la Soprintendenza ai Beni culturali di Milano, che ha immediatamente fatto circoscrivere l’area ed è intervenuta con degli esperti che hanno scavato e fotografato e attribuito quei resti risalenti ad epoca romana.

Rinvenuti resti di epoca romana: la notizia è trapelata in commissione

Successivamente lo scavo è stato ricoperto di nuovo con 70 centimetri di terriccio.  L’argomento è riaffiorato durante la  riunione della commissione comunale infrastrutture e gestione del territorio.  Una notizia che ha ovviamente sorpreso  i componenti della commissione, ed è prontamente rimbalzata di bocca in bocca in città. Il sindaco Luca Santambrogio ha fatto sapere che il manufatto ritrovato resta in carico alla Soprintendenza  sine die, anche perché l’area è attualmente privata, e solo quando diverrà ufficialmente di proprietà comunale si potranno avviare delle pratiche.

Rinvenuti resti di epoca romana: la politica chiede chiarimenti

L’assessore alla partita Andrea Boga ha spiegato che “è intenzione dell’amministrazione di richiedere alla Soprintendenza la sequenza di fotografie scattate sul posto, ma fino a che l’area non diventa ufficialmente di proprietà comunale tutto resta fermo. Appena sarà sottoscritta la cessione dell’area il comune potrà muoversi liberamente, creando anche qualche evento per portare a conoscenza la popolazione dei ritrovamenti”. La consigliera del Polo civico per Meda, Rina Delpero, nel corso della riunione della commissione ha chiesto maggiori chiarimenti ipotizzando una serie di soluzioni che si potrebbero attuare per rendere attraente la scoperta del ritrovamento dei resti di epoca romana. E anche il locale centro culturale XX settembre ha subito scritto all’assessore all’istruzione nonché vice sindaco, Alessia Villa, di mettersi a disposizione per collaborare ad una piccola pubblicazione.

Paolo Volonterio