Nella “giornata della trasparenza” a Meda nella sede dell’Afol Monza e Brianza- Cfp Terragni, si è svolto un meeting organizzato una parte in presenza e una seconda parte in collegamento online. La “giornata della trasparenza”, promossa dal Miur rappresenta un importante appuntamento annuale, un’occasione volta a rappresentare le iniziative e le attività promosse in materia di trasparenza, prevenzione della corruzione e innovazione, con uno sguardo anche alla dimensione del benessere organizzativo, quale elemento complementare nella cultura della legalità.
Tra i partecipanti, oltre a Cristina Pasquini, direttore area formazione di Afol erano presenti l’amministratore unico di Afol Mb, Marcello Correra, che ha sottolineato il costante e tempestivo impegno, anche in questi tempi bui di pandemia, nell’ assicurare il regolare flusso delle informazioni, dei dati e dei documenti ringraziando tutte le persone che hanno contribuito a renderlo possibile. Il presidente dell’organismo di vigilanza, avvocato Papa Abdoulaye Mbodj, ha aggiunto che l’obiettivo trasparenza è un pilastro fondamentale nella prevenzione e nella repressione dei fenomeni di corruzione, per gli enti pubblici come Afol che deve fornire contributi conoscitivi per la semplificazione e la “ottimizzazione” della messa in pratica della trasparenza amministrativa, per superare la logica di adempimento burocratico e mettere a disposizione di utenti, stakeholders e cittadini, strumenti, dati e informazioni utili e fruibili”.
Stefano Bacchiocchi, responsabile della protezione dei dati, ha detto: “Ho toccato con mano come la pandemia in corso ha accresciuto le esigenze di tutela dei diritti fondamentali delle persone, dovendo assicurare una sempre più efficace protezione dei loro dati. La didattica a distanza, l’istituzione del green pass, l’introduzione di nuovi strumenti digitali sono solo alcune delle sfide che abbiamo dovuto affrontare e mai come in questo periodo il bilanciamento tra trasparenza e privacy è stato messo alla prova”. Infine Giuseppe Longo, responsabile della prevenzione corruzione ha acceso i riflettori su alcuni aspetti legati all’introduzione di quello che è stato definito “lavoro agile in emergenza” (Laem). Un cambio culturale che l’emergenza Covid ha reso urgente e imprescindibile.