Malore in palestra a Verano Brianza: cliente interviene e salva un uomo di 63 anni

Al posto giusto nel momento giusto. Il sessantatreenne brianzolo che la scorsa settimana ha perso i sensi in un centro benessere a Verano Brianza ha un angelo in carne ed ossa da ringraziare.
La palestra di Verano Brianza (foto di Alessandra Botto Rossa)
La palestra di Verano Brianza (foto di Alessandra Botto Rossa) Redazione online

Al posto giusto nel momento giusto. Il sessantatreenne brianzolo che la scorsa settimana ha perso i sensi in un centro benessere a Verano Brianza ha un angelo in carne ed ossa da ringraziare.

Il suo salvatore si chiama Emanuele Galizioli, ha 34 anni ed è un imprenditore di Verderio (Lecco). Martedì, dopo essere stato da un cliente a Lissone, Galizioli aveva deciso di concedersi qualche ora di relax. E aveva scelto la palestra di via Barzaghi «perché – spiega – c’ero già stato e mi ero sempre trovato bene».

Non sapeva, allora, che di lì a poco si sarebbe ritrovato ad essere eroe per caso e per necessità, salvando la vita a un altro uomo. Erano da poco passate le 11 quando l’imprenditore ha visto un sessantatreenne che era appena uscito dalla sauna cadere a terra e picchiare la testa. Sangue freddo e prontezza di riflessi, Galizioli, fresco di corso sulle manovre di rianimazione cardio-polmonare, è riuscito a salvargli la vita.

«Sono intervenuto subito quando l’ho visto cadere a terra e sbattere la testa all’improvviso. In un primo momento – racconta – l’ho semplicemente aiutato a riprendere conoscenza: da quello che ho potuto capire soffriva di pressione bassa ed era stato troppo a lungo nella sauna. Ho spiegato agli amici che erano con lui che sarebbe dovuto rimanere disteso in attesa dei soccorsi, purtroppo però non sono stato ascoltato e l’hanno fatto sedere.Dopo pochi secondi è stramazzato al suolo una secondo volta, sbattendo la testa di nuovo».

Galizioli ha capito che non c’era tempo da perdere e, lanciati i soccorsi, è entrato in azione: «Gli ho subito praticato il massaggio cardiaco. Fortunatamente, dopo quattro o cinque pompate, il signore ha ripreso di nuovo conoscenza e dopo circa un quarto d’ora è arrivata l’ambulanza».

I soccorritori hanno stabilizzato le condizioni dell’uomo e lo hanno trasportato all’ospedale di Carate per ulteriori accertamenti. Dimesso, la sera stessa, il sessantatreenne è tornato alla 618 in serata per fare avere sue notizie al personale. «Eroe io? Macchè – dice Galizioli, che proprio settimana scorsa ha seguito un corso di primo soccorso – ho fatto solo quello che chiunque avrebbe fatto al mio posto: con la vita non si scherza. Conoscere le manovre salvavita fa davvero la differenza: in quel momento ero l’unico a sapere come intervenire. Se non fossi stato lì e se non avessi seguito il corso non credo che quell’uomo ce l’avrebbe fatta».