Dopo l’esito delle urne per il rinnovo del Parlamento resta altissima la tensione in Regione Lombardia per la corsa alla presidenza di Palazzo Lombardia. “Io sono in campo con una rete civica ma coerentemente aspetto una decisione da parte della intera coalizione del centrodestra” ha detto Letizia Moratti, intervista su Rai 3. Dall’altra parte c’è ovviamente il presidente uscente (e rincandidato), il leghista Attilio Fontana. E, ancora, dietro, il lavoro in corso per la squadra ministeriale e il rimpasto in Regione dopo l’elezione al Parlamento di Fabrizio Sala.
Lombardia, scontro sulla presidenza, Moratti: “Da Fontana impegno per passaggio di testimone”
“Ho detto in maniera leale e coerente che aspetto una decisione dal centrodestra che penso debba essere definitiva, naturalmente dopo la formazione dell’esecutivo (…) La mia non è una autocandidatura ma una disponibilità” ha aggiunto Moratti, dicendo anche di avere lavorato a una rete civica “che ho costruito, ascoltando diversi mondi per costruire un programma“. E non sembra interessata a un eventuale incarico ministeriale: “Sarei onorata ma non accetterei. Penso di poter dare un maggior valore aggiunto qui nella mia regione“. E poi l’affondo, negato dallo stesso Fontana: “Sono stata chiamata dal presidente Fontana – ha detto ancora Moratti – in un momento difficile e ho accettato per responsabilità e amore per la mia regione, con l’impegno parallelo di un passaggio di testimone a fine legislatura“.
Lombardia, scontro sulla presidenza, Fontana: “Mai chiesto passaggio, chiedo un chiarimento”
“Non ho mai promesso a nessuno un passaggio di testimone al termine del mio mandato – ha detto Fontana – È una prerogativa dei partiti allora come oggi. A questo punto sono io a chiedere un chiarimento netto e definitivo, già dalle prossime ore, a Letizia Moratti: una cosa è far politica, un’altra giocare sull’onorabilità delle persone e amministrare senza sapere da che parte si voglia stare: con noi o contro di noi“.