Un treno in più per i pendolari di Lissone diretti a Milano. E da una settimana, malgrado annosi ritardi tuttavia abbastanza contenuti, non si sono registrati disagi per i passeggeri. Un miglioramento che avrà bisogno di conferme per comprendere se gli attuali effetti benefici della novità saranno a lungo termine. Intanto, però, i pendolari tirano un sospiro di sollievo. Alla stazione di Lissone, insomma, dopo le pesanti ripercussioni sui viaggiatori, tra stress, ritardi, cancellazioni, ma soprattutto sovraffollamenti vari, tensioni e polemiche dell’ultimo mese e mezzo, ecco che alla stazione di Lissone, da una settimana circa è stato fatto fermare il convoglio 25203.
Manna dal cielo per i pendolari lissonesi che nelle scorse mattinate non potevano credere ai loro occhi: decine e decine di persone che altrimenti avrebbero affollato altri treni (col rischio per altro di rimanere a terra), hanno potuto fruire del nuovo treno che li ha trasportati a Milano Centrale con pochissimi minuti di ritardo. I pendolari lo avevano espressamente richiesto da tempo, appoggiati anche dal sindaco Concetta Monguzzi che più volte ha preso carta e penna per segnalare a Trenord disagi e lamentele, invocando soluzioni. La fermata del diretto 25203 per Milano Centrale, da Lissone in aggiunta al treno ordinario delle 7.57 è dunque necessaria. Lo dimostrano i fatti.
Lo confermano i pendolari che puntualmente chiedono che la fermata sia mantenuta per sempre (e non solo in via eccezionale dato l’afflusso di chi prende il treno per Expo). Di fatto, una preoccupazione aleggia visto che in molti segnalano che da novembre il 7.53 potrebbe essere cancellato riversando tutti i suoi passeggeri su quello delle 7.57 rigettando nel panico l’utenza lissonese qualora non si fermasse il diretto 25203. La fascia più critica per Lissone sarebbe così nuovamente messa in crisi. Ed ecco perché, nel corso della settimana, molti pendolari hanno chiesto espressamente che il treno aggiuntivo con fermata a Lissone rimanga tale. Per non trascorrere un inverno condizionato da nuovi disagi e proteste.
Scenari che i pendolari conoscono molto bene. Expo o non Expo, sta di fatto che la nuova fermata di Lissone è una soluzione importante. Che ha consentito negli ultimi giorni di ripristinare il fattore vivibilità ad un passo dai binari. Proprio dove, come noto, nell’ultimo mese e mezzo si sono registrate proteste feroci e persino un malore. Tanto da richiedere sul posto l’intervento dei carabinieri. Per la stazione di Lissone si attendono nuove conferme, il sindaco Concetta Monguzzi si è fatta parte attiva a difesa dei pendolari, basterà per scongiurare nuovi disagi e la cancellazione di quanto di buono apportato negli ultimi giorni?