Quale futuro per l’oratorio San Luigi di Lissone? Nel giugno 2020 fu respinta una mozione dei capigruppo di minoranza per un dibattito sul tema e, diciotto mesi dopo, l’opposizione torna a chiedere conto al sindaco. La politica tornerà a parlare presto di questo importante ambito del centro città.
L’amministrazione comunale di Lissone guidata dal sindaco Concettina Monguzzi aveva annunciato ad agosto 2019 la volontà di “avviare il procedimento di verifica dell’interesse da parte della proprietà (parrocchia di Santi Pietro e Paolo nda) all’alienabilità del complesso dell’ex oratorio San Luigi e della conseguente fattibilità tecnico-economica dell’intervento di acquisizione e riqualificazione”, precisando che “occorrerà, successivamente alla dimostrazione di interesse da parte della parrocchia, avviare procedure di verifica presso la sovrintendenza dei beni storici e culturali in ordine alla fattibilità di alcuni interventi di ristrutturazione riguardanti in particolare la chiesa di San Luigi e il cineteatro Excelsior”.
Le liste civiche di minoranza “Lissone in Movimento” e “Lissone Futuro” chiedono quindi ora lo stato delle azioni previste e, attraverso un’interpellanza presentata dal capogruppo consiliare Roberto Perego, all’ordine del giorno del consiglio comunale di venerdì 26 febbraio, sottopongono al Comune di Lissone precise domande: se con la parrocchia è stato verificato l’interesse a vendere, quando e che tipo di risposta si è ricevuto (in caso di esistenza di lettere o email si chiede che vengano allegate alla risposta), se la parrocchia è intenzionata ad avviare le procedure o che alternativa ha eventualmente proposto e, in generale, di “riferire lo stato di avanzamento del progetto”.