Lissone: scuole al freddo, le proteste di studenti e famiglie

Europa Unita, Tasso, De Amicis, Meroni, Mariani, Piermarini sono le scuole di Lissone dove centinaia di studenti fanno i conti con problemi alle caldaie.
L’istituto Meroni di Lissone

Europa Unita, Tasso, De Amicis, Meroni, Mariani, Piermarini: queste le scuole lissonesi dove centinaia di studenti, tra bambini e ragazzi, trascorrono le ore al freddo e al gelo ormai da più di un mese. Le caldaie sembrano proprio non voler funzionare e i caloriferi restano ghiacciati, o al massimo tiepidi. In classe ormai gli studenti sembrano pinguini, con tanto di giacconi, sciarpe e persino coperte.

Lissone: scuole al freddo, al Meroni «in classe con 13 gradi»

«Qualche giorno fa abbiamo portato un termometro in classe per vedere la temperatura: c’erano 13 gradi. È assurdo – racconta una studentessa del Meroni lunedì mattina abbiamo provato a fare uno sciopero, ma la preside ritiene che sia una mancanza di fiducia nei suoi confronti. I genitori sono davvero arrabbiati. Martedì mattina sono arrivati dei tecnici, ma nella parte vecchia della scuola i caloriferi sono ancora tutti spenti».

All’artistico, dove i ragazzi trascorrono anche 8 ore al giorno in classe, la condizione diventa ancora più insostenibile. All’Europa Unita la situazione sembra essere lievemente migliorata – cioè, solo in parte, dei caloriferi sono stati accesi – ma negli altri istituti neanche l’ombra del tepore dei termosifoni. La preoccupazione è tanta, soprattutto quella dei genitori che, amareggiati ed arrabbiati, si ritrovano a dover scegliere se far rimanere i propri figli a casa – al caldo – facendoli però rimanere indietro con il programma, o se mandarli a scuola e farli rimanere al passo, ma anche al freddo.

Lissone: scuole al freddo, le parole di un genitore

«Al Meroni si trovano a strati, al primo e al secondo piano sono ancora al gelo. Alla Tasso è ancora peggio, la situazione è davvero precaria – ha detto invece un genitore – ma tutti hanno paura, sia i ragazzi che i professori. Se non fai veramente rumore non ti ascolta nessuno, ma ci vuole il coraggio, perché sono ormai dieci anni che le scuole di Lissone devono affrontare questo problema, puntualmente quando arriva l’inverno gli studenti sono al freddo. È ora che il comune faccia qualcosa, vanno necessariamente trovati i fondi per sistemare questo problema».

Insomma, si tratta davvero di un mare – ghiacciato – di promesse, che tutta Lissone ha bisogno che diventino realtà, il più presto possibile. I dirigenti scolastici delle scuole e la Provincia di Monza sono impegnati in un incessante lavoro per risolvere quella che è una vera e propria emergenza.