Studiare al freddo? Anche no. Una folla di giovani studenti dell’Istituto Europa Unita di Lissone per un giorno ha deciso di non entrare in classe. Motivo: il riscaldamento di una delle scuole più grandi di Lissone non ne vuole proprio sapere di scaldare le aule.
I ragazzi della 5AT, della 5AF e della 3BL ci hanno tenuto a far sentire la loro voce, chiedendo al sindaco, Laura Borella ,e al presidente della Provincia MB, Luca Santambrogio di fare qualcosa. E in fretta. Sì, perché pur con la dovuta calma il grande freddo è arrivato. E non è possibile restare cinque ore sui banchi, se fa freddo e quando si sta fermi battono i denti.
Lissone, caldaie e altri guai nelle scuole: cosa non va all’Europa Unita secondo gli studenti
Con la loro innata esuberanza, gli studenti della “Lista’nbul” – hanno subito compilato, manco a dirlo – un cahier des doleances: ovvero un lungo elenco di cose che, secondo loro, nella scuola lissonese non funzionano più. Citando problemi annosi.
«Secondo il regolamento – si legge nei loro biglietti di protesta – i caloriferi andavano accesi già dal 15 di ottobre. A oggi sono ancora solo parzialmente accesi». I ragazzi lamentano anche uno scarso dialogo: «Con il preside non riusciamo a parlare, non è mai raggiungibile».
Sembra che il problema del riscaldamento persista da anni senza che si riesca a trovare una soluzione definitiva. Con gli studenti costretti a trascorrere ore e ore in “classi igloo”.
Uno studente poi ha affermato: «Questo fatto dei caloriferi è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso». E poi uno dopo l’altro, gli alunni hanno stilato un lungo elenco di altri problemi: «Nelle classi c’è la muffa. Le finestre non funzionano o hanno i vetri rotti. I bagni si allagano e le porte non si chiudono. I tubi perdono acqua. E la palestra in comune con il Parini è sempre allagata». E gli ascensori? «Nove volte su dieci, non funzionano e noi abbiamo un compagno disabile».
Lissone, caldaie e altri guai nelle scuole: sopralluogo del vicesindaco con i tecnici
«Il problema c’è, il personale della scuola e le famiglie hanno ragione. Lunedì, però, il riscaldamento dovrebbe essere acceso definitivamente mettendo bambini e insegnanti nelle condizioni migliori per trascorrere la giornata in un ambiente sano e accogliente». Giovedì il vicesindaco Oscar Bonafè ha effettuato un sopralluogo nelle scuole con i tecnici comunali e i genitori. Ha ammesso che qualche problema con il riscaldamento nelle scuole si sta registrando. Solo in due, fortunatamente, anche se in questi casi già una sarebbe da considerare troppo. Annoso a Lissone il problema delle caldaie che non fanno il loro dovere, tra impegno del Comune nel rinnovarle e guasti.
Lissone, caldaie e altri guai nelle scuole: gli interventi nelle scuole dell’obbligo
«Il problema – spiega Bonafè – si sta verificando alla scuola dell’infanzia Piermarini e alla primaria Tasso. Sono due plessi dell’istituto comprensivo I su cui stiamo intervenendo proprio per avere un impianto di riscaldamento all’altezza. Il problema è noto, già nel mese di agosto abbiamo approvato il progetto e stanziato i fondi necessari per intervenire. I lavori sono partiti a inizio ottobre e, si stanno rivelando più lunghi del previsto. So che le due imprese stanno lavorando nelle scuole giorno e notte per abbreviare i tempi. Purtroppo abbiamo trovato una situazione davvero deficitaria per quanto riguarda gli impianti negli edifici pubblici».
All’inizio dell’anno, in effetti, l’amministrazione comunale era già intervenuta per la sostituzione dell’impianto di riscaldamento della biblioteca. Altro intervento anche alla scuola Farè.
«Alla scuola media De Amicis – spiega Bonafè – nel quartiere di Santa Margherita, la situazione non è ottimale: il riscaldamento va, dopo alcuni interventi di manutenzione. Speriamo che tenga fino a Natale: nei quindici giorni di sospensione delle lezioni è infatti prevista una manutenzione straordinaria che dovrebbe rivelarsi risolutiva».
La buona notizia dovrebbe arrivare nel giro di qualche ora anche per il comprensivo I. «Abbiamo registrato qualche ritardo nei lavori – commenta il vicesindaco – il clima ci ha dato una mano perché le temperature, nonostante l’autunno, si sono rivelate gradevoli. Da lunedì, invece, le temperature si sono abbassate e dentro fa freddo».