Lissone ricorda il maresciallo Renzi, assassinato 41 anni fa mentre era in servizio

Lissone ha onorato la memoria del maresciallo Valerio Renzi, nel 41esimo anniversario della sua morte. Ucciso dalle Brigate Rosse nel 1982.
Lissone maresciallo Renzi
Lissone maresciallo Renzi

Lissone ha onorato la memoria del maresciallo Valerio Renzi, nel 41esimo anniversario della sua morte. In chiesa prepositurale, le autorità civili, militari e religiose si sono strette attorno ai familiari per commemorare il maresciallo, allora a capo della stazione carabinieri di Lissone, che fu ucciso dalle Brigate Rosse nel 1982.

Lissone ricorda il maresciallo Renzi: istituzioni e associazioni presenti

Presenti il sindaco di Lissone, Laura Borella, il luogotenente Roberto Coco, comandante dei carabinieri di Lissone, il maggiore Luigi Perrone della Compagnia di Desio e il colonnello Gianfilippo Simoniello del comando provinciale di Monza e Brianza.

Alla cerimonia hanno preso parte  le associazioni d’arma e di volontariato della città. Valerio Renzi lascia un ricordo profondo nella comunità nella quale ha operato con dedizione e spirito di servizio.

Lissone ricorda il maresciallo Renzi: arrivato in città nel 1975

È nel 1975, con il grado di maresciallo, che viene chiamato a comandare la stazione cittadina. Siamo nel pieno degli anni di piombo e Lissone – riferiscono i documenti dell’epoca – si trova in una zona divenuta terreno fertile di organizzazioni malavitose, sono numerosi gli episodi di rapina, furto, ma soprattutto estorsione. La mole di lavoro che spetta al maresciallo Renzi è notevole. Egli procede ad una riorganizzazione della stazione, dotandola di nuovi impianti di sicurezza e adeguandone la struttura logistica alle nuove necessità operative, dettate anche da quel periodo particolarmente difficile. Il suo impegno non conosce pause.

Lissone ricorda il maresciallo Renzi: la rivendicazione delle Br

La mattina del 16 luglio 1982, un comando di brigatisti assalta l’ufficio postale di Lissone per una rapina. Il maresciallo, che si sta recando all’ufficio postale sull’auto di ordinanza per il consueto ritiro della corrispondenza, cade in un agguato ed è vittima di un fuoco incrociato che non gli lascia scampo. La stessa notte, un comunicato delle BR a varie testate giornalistiche rivendica il fatto. I brigatisti verranno identificati pochi giorni dopo nei pressi di Milano, e verranno arrestati nel corso di un altro conflitto a fuoco dove uno di loro verrà ucciso. Nel 2022, in occasione delle celebrazioni per il 40esimo anniversario della morte, la città di Lissone gli aveva reso omaggio con l’inaugurazione di una targa commemorativa in piazza De Gasperi. Anche quest’anno, come ogni volta, l’intensità delle commemorazioni ufficiali alla presenza delle autorità e della comunità locale, ha espresso toni di profondo e sentito cordoglio. Lissone ricorda con commozione il sacrificio di un uomo dello Stato.