Lissone, piazza Garibaldi: «Sindaco, ascolta i tuoi cittadini»

«Ci auguriamo che Laura Borella, l'assessore Oscar Bonafé e il comandante della Polizia locale, Matteo Caimi, ci ricevano al più presto. il comune prenda atto che piazza Garibaldi è una piazza di servizio urbano, dove i posti auto sono necessari per non isolare ulteriormente la vita di chi abita, di chi lavora e di chi viene qui

«Piazza Garibaldi: non cancellate più nemmeno un parcheggio». Si leva forte il grido dei cittadini e dei commercianti al sindaco Laura Borella per proteggere l’unica piazza di servizio rimasta a Lissone. Un appello accorato: «In piazza Garibaldi a Lissone i posti auto sono indispensabili per la sopravvivenza stessa della vita del quartiere e del suo cuore pulsante: i negozi. Se il loro numero fosse diminuito le attività economiche subirebbero il colpo di grazia».. «Il quartiere può essere migliorato – dicono all’unisono- ma fioriere e panchine sulla piazza non sono solo inutili: sono dannose». Cheabel Mariani, portavoce dei commercianti, parla forte e chiaro: «I parcheggi sono necessari. Non sono solo per i miei clienti che comprano il giornale, ma anche per il ferramenta, il minimarket, e le altre vetrine sulla piazza». Il concetto viene ripetuto come un mantra: «Via i parcheggi? Via i clienti e piazza morta».

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Ora il gruppo di persone che ha cuore il futuro di questa piazza attende l’incontro richiesto con il sindaco Laura Borella, l’assessore all’arredo urbano e riqualificazione Oscar Bonafè e il comandante della polizia locale, Matteo Caimi: «Ci auguriamo che il comune prenda atto che piazza Garibaldi è una piazza di servizio urbano, dove i posti auto sono necessari per non isolare ulteriormente la vita di chi abita, di chi lavora e di chi viene qui. Non dimentichiamo che in passato sono già stati eliminati cinque stalli per garantire lo spazio agli autobus di linea. Se ora al posto dei parcheggi si dovessero mettere, come ipotizzato, fioriere e alberi, noi potremmo chiudere tranquillamente la serranda». L’assessore Oscar Bonafè si è dichiarato disponibile a ricevere i cittadini e a esaminare le loro proposte