Associazione Stefania di Lissone spegne 50 candeline. Stefania non è solo il nome di una persona, è diventato un nome collettivo, un progetto nato nel lontano 1971 e che, ancora oggi è una realtà e un esempio per tutto il settore della disabilità. Era l’8 ottobre 1971, quando Carlo Gariboldi, papà di Stefania una giovane con disabilità, raduna un gruppo di genitori e amici per cercare risposte ad un bisogno evidente: attenzione verso il mondo della disabilità.
Nasce così associazione Stefania per rispondere ad un bisogno e, ancora oggi, questo è l’obiettivo che si pone quotidianamente. Sono nati tanti servizi, in questo mezzo secolo, tutto è ancora in evoluzione, perchè “Costruiamo delle opportunità di incontro dove le persone possano conoscersi e riconoscersi” spiega bene la mission.
«Avremmo voluto festeggiare quest’anniversario in maniera ben diversa – spiega Anna Pirola, educatrice – ma, la situazione attuale non lo permette. Ci saranno diversi momenti, “virtuali” come i video “ieri, oggi e domani” in cui raccontiamo l’associazione, a partire da Stefania, sino a tutte quelle persone che hanno aiutato l’associazione a crescere fino a quello che oggi è Sistema Stefania».

In 50 anni tante persone sono passate da via Filzi: circa 6mila volontari, 3mila persone che hanno costruito i servizi, mille avviate al mondo del lavoro, 200 ragazzi hanno abitato le strutture residenziali. Come disse Carlo Gariboldi, “tutti insieme abbiamo sognato progettato e costruito il nostro presente” perché in questi anni sono cambiate tante cose ma non quel che conta: le persone, gestire i servizi e progetti di qualità, essere trasparenti e organizzati, promuovere la partecipazione e guardare al futuro.
«Il nostro obiettivo è il benessere delle persone con disabilità – continua Gabriele Roncarati, referente della progettualità – Li accompagniamo e supportiamo ogni giorno».
Testimonial d’eccezione di quanto Stefania sia utile e importante è Marco Sala, un giovane che ha frequentato l’associazione per anni e che ora, grazie a quanto ha appreso ha un lavoro stabile ed è anche socio di Stefania, all’interno del consiglio.
«Qui ho trovato gli amici, l’associazione mi ha dato tanto – conclude Marco – ho trovato il mio percorso la mia strada. Stefania è casa per me».
Sarà un lungo anno di festeggiamenti, oltre ai video, che sono visibili sui canali social di Associazione Stefania, e sul sito www.associazionestefania.it dove compare anche il link “dona ora” per sostenere e scoprire nuove storie e testimonianze. Partirà la campagna “Facciamoci un regalo” in collaborazione con gli esercenti del territorio, la raccolta di testimonianze aperta alla cittadinanza “Cosa è stata associazione Stefania per te?” e, appena sarà possibile una cena evento.