È risultato negativo il test antidroga cui era stato sottoposto nella notte del 31 marzo il 26enne alla guida dell’auto che aveva investito e ucciso il giovane Matteo Trenti, 16 anni, morto poi in ospedale a Monza per le gravi ferite.
Tutto era successo in via Azzone Visconti intorno alle 23: Matteo Trenti tornava in bicicletta dalla riunione settimanale con gli scout, il 26enne stava viaggiando su una Wolkswagen Scirocco in direzione di via Bergamo per raggiungere la fidanzata. L’auto aveva investito il ragazzo all’altezza dell’area Cambiaghi.
Ai soccorritori le sue condizioni erano apparse subito gravissime: ricoverato al San Gerardo, Matteo Trenti era stato dichiarato clinicamente morto nella mattinata dell’1 aprile. La famiglia aveva autorizzato l’espianto degli organi.
Nella notte, la polizia locale intervenuta sul posto aveva sottoposto ai test antidroga il giovane alla guida dell’auto. Che per sua stessa ammissione, aveva dichiarato al pm di aver fumato uno spinello nel pomeriggio.
L’incidente è rimasto senza testimoni: la telecamera del Comune che inquadra via Azzone Visconti infatti è in manutenzione e nessuno sembra aver assistito alla scena. Come per l’altra tragica morte che ha colpito Monza in poche settimane, quella del 15enne Elio Bonavita morto nell’incidente stradale di viale Brianza, la ricostruzione della dinamica sarà affidata a una perizia.