Tutta Limbiate si è stretta attorno al dramma di Michaela Binato, 26 anni residente al Villaggio Giovi colpita da un aneurisma cerebrale lo scorso 23 settembre e ancora in coma vegetativo. L’unica speranza per la giovane sembrerebbe un ricovero nella “Tirol kliniken – Neurologie Hochzirl”, situata nelle vicinanze di Innsbruck, le cui cure sono però molto costose.
Per questo motivo la famiglia nei giorni scorsi ha avviato una raccolta fondi per arrivare a quota 70mila euro, la cifra necessaria per sostenere la permanenza di Michaela nella struttura sanitaria per tre mesi.
All’appello lanciato da mamma Lucia, papà Nazareno e dalle sorelle Ilenia e Shana sui social network hanno risposto in tantissimi ed è così scattata una gara di solidarietà a cui partecipano singoli cittadini e negozianti.
Oltre una cinquantina di attività commerciali di Limbiate e non solo hanno deciso di posizionare una cassettina per raccogliere fondi a favore di questa causa oppure di organizzare eventi specifici, ma è possibile dare il proprio contributo anche inviando un bonifico all’iban IT88V0760105138281234981239.
«Non pensavo che ci fosse un interesse così alto da parte della città – dichiara Ilenia Binato – su mia sorella. Mio padre è in attesa di pensione, mia mamma è operaia, Michaela faceva l’impiegata, mia sorella fa la commessa e io sono parrucchiera e quindi non riusciamo a sostenere questa spesa. Il trasferimento in Austria sarebbe l’unica strada percorribile, visto che si tratta di un centro specialistico davvero all’avanguardia all’interno del quale si effettua fisioterapia con strumenti robotizzati».
Speranza che è diventata ancora più solida dopo che mercoledì mamma Lucia e il fidanzato di Michaela si sono recati ad Hochzirl per mostrare le cartelle cliniche ai medici.
«Abbiamo ricevuto delle notizie che ci danno fiducia – continua Ilenia – ma prima del trasferimento deve essere effettuata l’operazione di riposizionamento della calotta cranica».
Subito dopo l’aneurisma che ha colpito Michaela mentre era in auto con il papà a fine settembre, la 26enne è stata operata all’ospedale di Niguarda ma poi sono subentrate alcune complicazioni.
«Oggi – spiega la sorella Ilenia – è ricoverata all’ospedale di Garbagnate ma stiamo spingendo affinché venga operata a Niguarda entro fine mese per poi trasferirla in Austria il prima possibile. Visto che è giovane e che gli esami specifici hanno mostrato un miglioramento, i medici austriaci ci hanno dato speranza. Dopo i primi tre mesi di cura e fisioterapia a Hochzirl si vedranno i risultati». Intanto la corsa della solidarietà continua.