Limbiate, altra gara deserta per Greenland: tutto da rifare

Nessuna offerta per la "Gardaland" della Brianza abbandonata da anni: nuovo tentativo con scadenza 21 maggio, base d'asta 896 mila euro.
Greenland
Greenland Fabio Cavallari

Area ex Greenland di Limbiate: tutto da rifare. Un’altra asta pubblica senza esito positivo e dopo un anno di attesa si è ancora alla ricerca di un acquirente che possa avviare il recupero di un’area che lentamente, ma non troppo, muore nel degrado lasciandosi alle spalle un passato di luci e divertimenti. Della “Gardaland” della Brianza non rimane più nulla da tempo, ma è di questo mese la notizia che il nuovo bando per assegnare un “complesso immobiliare costituito da terreni destinati a parco dei divertimenti e riserva naturale, con sovrastanti vari fabbricati a uso bar, ristoranti, chioschi per la ristorazione, piccola chiesa, servizi ed accessori”, in via Del Laghetto 31 a Limbiate è andato deserto.

Limbiate, altra gara deserta per Greenland: l’acquisizione fallita

Il bando è stato ripubblicato perché nel 2024, alla prima assegnazione formale, da parte di un offerente, non ha fatto seguito la formalizzazione dell’acquisto. L’offerente, cioè, non ha saldato quanto proposto, limitandosi a depositare il solo anticipo del 10%. Come spiega la custode delegata alla vendita, avvocato Paola Murru, “secondo quanto previsto dall’articolo 587 del Codice di Procedura civile viene incamerato dalla procedura e il giudice non può fare altro che bandire una nuova asta”.

La base d’asta rimane 896mila euro con offerta minima ammessa di 672mila euro. La scadenza per la presentazione delle offerte è fissata al 21 maggio. Il bando parla “di vecchia costruzione”, di “cattive condizioni di conservazione e manutenzione”, e che “è pendente un contratto di affitto d’azienda”.

Limbiate, altra gara deserta per Greenland: le parole dei politici

Sulla questione la politica ha espresso a dicembre 2024 le sue preoccupazioni. Fu in particolare il Pd a chiedere di inserire elementi concreti nel programma di governo per acquisire l’area. Nel mirino il degrado. La consigliera comunale Cristina Ursino chiese di rispettare il diritto degli abitanti della zona di condurre una vita dignitosa in un ambiente meno degradato di quanto non sia oggi.
«Asfaltate le strade e date più attenzione» ha detto in aula a fine dell’anno scorso. Il sindaco Antonio Romeo, confermando di essere disposto a rilevare l’area ha precisato che allo stato attuale sarebbe «un bagno di sangue perché esiste un contratto di affitto in quell’area». Un’area che è degradata con le preoccupazioni latenti di chi teme situazioni di disagio che rischiano di protrarsi a lungo se non si troverà a tutti gli effetti una soluzione idonea e percorribile. Una soluzione che, visto l’esito del bando, sembra ancora molto lontana. A meno che non si faccia avanti un acquirente in grado di sorbirsi costi e speranze dei limbiatesi che guardano con amarezza ad un’area che non ha più nulla di divertente.

L'autore

Giornalista pubblicista dal 1998, ascolto persone, racconto storie, modero eventi. Amo lo sport, ma sono molto di parte.