Portare avanti un’attività commerciale non è affatto facile in un periodo di crisi come questo, ma quella che sta facendo Gino Amoroso, titolare del “Comedia Club”, è davvero un’impresa. Se attirare clienti è sempre molto difficile, la fatica cresce esponenzialmente se il tuo locale si trova in mezzo alla “terra di nessuno” e intorno ha solo degrado e abbandono. Questo purtroppo è il caso della sala da ballo di via Einstein 1, rimasta l’unico segnale di vita in quello che tempo fa era uno dei poli attrattivi di Limbiate.
Se prima Greenland attirava famiglie desiderose di divertirsi per qualche ora, oggi questa parte del Parco Groane attira solo persone poco raccomandabili o scaricatori abusivi di rifiuti. «Siamo abbandonati a noi stessi – dichiara Gino Amoroso – in una zona in cui non viene più nessuno. La mia attività è rimasta l’unico faro nel buio di Greenland». Il titolare del “Comedia club” conosce benissimo la situazione della zona anche perché, abitando nelle vicine villette di via del Laghetto, la vive 24 ore al giorno.
«Mentre stavo facendo scuola di ballo lunedì sera – continua – ho dovuto allontanare in malo modo una ragazza, probabilmente del campo nomadi di Saronno, che chiedeva soldi in quanto sosteneva di essere rimasta senza benzina. Sono uscito e c’era il fidanzato che la stava aspettando in auto con il motore acceso. La scorsa settimana qualcuno ha incendiato un divano che era stato abbandonato all’incrocio tra via Lombra e via del Laghetto e per spegnerlo sono dovuto intervenire con gli estintori del locale. Stiamo diventando come la “terra dei fuochi” in Campania».
Ad aumentare il degrado c’è poi il fatto che la vegetazione sta crescendo al punto da restringere la carreggiata e che quando piove la strada si allaga. Proprio la strada di accesso, piena di buche e costellata da discariche abusive, non è certo il miglior biglietto da visita per il “Comedia club”. «Una volta è capitato – spiega Gino Amoroso – che delle persone che venivano qui a ballare per la prima volta hanno rotto il semiasse dell’auto per colpa di una buca. Ovviamente non sono più tornate perché la zona è poco raccomandabile. Per fortuna ho una parte di clientela che è molto affezionata. Sa che il locale è molto bello e che noi insegnanti siamo preparati, come dimostrato dal secondo posto che ho conquistato insieme a mia moglie Antonietta Bernardi ai campionati italiani nella specialità dei sei balli combinati».
Nonostante tutte la avversità causate dal contesto circostante, compreso il degrado dello stabile che ospita nel seminterrato la sala da ballo, Gino Amoroso non ha alcuna intenzione di arrendersi. «Il locale ha aperto nel 1993 e voglio continuare ad andare avanti». La preoccupazione però è tanta anche perché la riqualificazione di Greenland sembra essere un miraggio. L’area dell’ex parco divertimenti è perennemente chiusa e anche il custode se n’è andato.