Mattia Muratore chiacchiera con Luciano Ligabue e gli consegna il suo libro dal titolo “Sono nato così, ma non ditelo in giro”. Il campione arcorese di hockey in carrozzina ha incontrato il cantautore emiliano nella sua Correggio e non è stato un caso, perché Ligabue ha scritto la prefazione dell’opera del brianzolo 37enne.
«Posso dire che è stato bello parlare con lui in maniera molto informale e per la prima volta a quattrocchi, perché oltre a seguirlo come fan dalla tenera età di 8 anni ho fatto parte anche di quel docufilm “Niente paura” del 201, dove il regista Piergiorgio Gay ha provato a raccontare con attori famosi e persone comuni come me, insieme a Luciano, la storia dell’Italia dal 1980 al 2010».
Nella voce di Muratore si sente ancora l’emozione per essere stato accanto per qualche minuto a chi ha sempre visto solo e soltanto cantare su un palco: «Penso spesso che Ligabue in questi anni abbia sempre regalato qualcosa a me e ai suoi fan con le sue canzoni e le sue frasi – ha raccontato l’arcorese – Per una volta tanto sono stato io a donargli qualcosa che avevo fatto e sono stato molto contento di poterlo fare. Tra l’altro ho potuto contare anche sulla sua collaborazione, che non è affatto poco e ringrazio il suo staff che mi ha permesso di entrare in contatto con lui».
Muratore ha anche svelato come è nata la prefazione al suo libro del rocker di Correggio. «Quando, tempo fa, la mia editor mi chiese se avessi qualcuno in mente per la prefazione, non esitai un secondo: “Luciano. O lui, o nessuno” dissi. Tutti sanno quanto sia sempre stato legato alla sua musica. Ma non è stato solo questo a farmi rispondere così velocemente a una domanda tanto importante. Non è stato solo il fatto che da quando ho 8 anni faccio di tutto per andare ai suoi concerti. Non è stato solo perché prima di ogni partita ho bisogno di infilarmi le cuffie e ascoltare almeno una sua canzone per sentirmi pronto a scendere in campo – ha dichiarato il 37enne – E non è stato nemmeno (sebbene sia una cosa enorme) solo perché grazie a lui ho incontrato la mia compagna Erika. C’è qualcosa in più. C’è che se mi sono buttato in questo progetto, in questa avventura come l’ha definita lui, è perché ho sentito il bisogno di raccontare la vita. Ecco, se c’è una cosa che Luciano è riuscito a trasmettermi in questi anni di viaggio insieme, forse è proprio questa: la curiosità e il bisogno di raccontare».
In queste settimane l’arcorese continua il tour di presentazione del libro e ammette che «non posso ancora tracciare un bilancio sulle vendite perché è troppo presto, ma posso dire che sto ricevendo feedback più che positivi dalle persone che conosco». Inoltre in questi giorni il Comune di Arcore insieme alle associazioni del territorio sta raccogliendo le firme per candidare il capitano degli Sharks Monza alla Rosa Camuna, la civica benemerenza conferita da Regione Lombardia. «Sono onorato e ringrazio per questa candidatura, ma non posso aggiungere molto di più», ha concluso Muratore.