Liberata la studentessa vimercatese Ikram Nazih, in carcere in Marocco per offese alla religione

Svolta nella vicenda della ventenne italo-marocchina, originaria di Vimercate, arrestata a Marrakech per offese contro la religione a causa di un post sul Corano pubblicato su facebook nel 2019 e poi rimosso: liberata Ikram Nazih. Il commento di Massimiliano Capitanio, primo firmatario dell’interrogazione parlamentare sul caso.
Ikram Nazih
Ikram Nazih

“Da Marrakech vi do una bellissima notizia. A breve Ikram Nazih, incarcerata da giugno in Marocco, sarà liberata”. Un tweet di Enzo Amendola, sottosegretario agli Affari Europei, conferma la svolta nella vicenda della ventenne italo-marocchina, originaria di Vimercate, arrestata a Marrakech per offese contro la religione a causa di un post sul Corano pubblicato su facebook nel 2019 e poi rimosso.

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“In queste settimane abbiamo lavorato insieme all’ambasciata italiana in Marocco e al ministero degli Esteri per questo. Ikram sta bene e tra poco la riabbracceremo. Sono molto felice”, ha detto ancora Amendola a margine dell’udienza in appello a carico della studentessa. La notizia è stata successivamente confermata dalla Farnesina.

Grande soddisfazione anche per l’onorevole concorezzese della Lega Massimiliano Capitanio, primo firmatario dell’interrogazione parlamentare sul caso.

“La notizia della liberazione di Ikram Nazih arriva come un raggio di sole atteso e meraviglioso. Finalmente la giovane studentessa nata a Vimercate torna a rivedere la luce e a riabbracciare i propri cari dopo un’esperienza terribile e dolorosa. L’udienza di Appello ha potuto ridare il giusto peso alla vicenda, anche grazie all’encomiabile lavoro della diplomazia italiana, a partire dal ruolo svolto dall’ambasciatore in Marocco, Armando Barucco. Ora ci auguriamo che, nel rispetto della religione e dell’autonomia di ogni Stato, vicende come queste non debbano ripetersi mai più: i nostri giovani hanno diritto a un futuro di libertà”.