Lezione di storia sull’impero Ottomano al Ballerini di Seregno

Lezione di storia sull’impero Ottomano al Ballerini di Seregno con il professore Roberto Sciarrone, il rettore del Ballerini don Guido Gregorini. Ha moderato Eva Musci di Voci della Storia.
Roberto Sciarrone, terzo da sinistra, con i vari protagonisti dell'incontro al collegio Ballerini
Roberto Sciarrone, terzo da sinistra, con i vari protagonisti dell’incontro al collegio Ballerini Paolo Volonterio

Roberto Sciarrone del dipartimento di storia culture religioni dell’università di Roma La Sapienza, dottore di ricerca in storia dell’Europa che collabora con la cattedra di storia dell’Europa Orientale e con l’archivio dell’ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, con «Rivista Militare» e «Scienze e Ricerche», ha tenuto una interessante conversazione, nell’aula magna del collegio Ballerini di Seregno, con gli studenti dei licei scientifici di Ballerini e Candia. Una iniziativa promossa dall’associazione “Amore per il sapere” con Voci della storia, che ha coinvolto il docente di storia e filosofia del Candia, Gabriele Laffranchi.

Sciarrone ha spiegato una pagina di storia da “L’impero ottomano e la Grande Guerra”. A dare il benvenuto il rettore del Ballerini, don Guido Gregorini. Ha moderato Eva Musci di Voci della Storia. Per secoli l’impero Ottomano ha rappresentato una forza politica unitaria del mondo islamico. La prima guerra mondiale ha segnato un cambiamento radicale negli assetti geopolitici mediorientali.

“Il ruolo ricoperto dall’impero ottomano – ha iniziato Sciarrone – nel corso della Prima guerra mondiale e le operazioni belliche affrontate su più fronti sono generalmente trascurate dalla ricca storiografica di questo conflitto, tuttavia alcuni eventi come le battaglie a Gallipoli, sul Caucaso e in Medio Oriente hanno influenzato parte delle vicende politiche del dopoguerra. Agli inizi del XX secolo l’impero ottomano presentava diverse affinità con quello austro-ungarico, entrambi costituivano degli organismi multinazionali, un insieme di popolo ostili l’uno all’altro e tutti, o quasi, all’autorità centrale”.

“L’Impero ottomano possedeva – ha continuato – due obiettivi strategici bramati dalle potenze europee dell’epoca, la città di Costantinopoli e gli stretti. L’Impero era un organismo in piena decadenza, agitato da gravissime crisi interne dovute ai conflitti tra i diversi gruppi etnici e alle lotte di potere tra l’establishment politico e militare. A compromettere la struttura imperiale di Costantinopoli fu anche la rivoluzione dei giovani turchi nel 1908, l’economia e la finanza al collasso – tant’è che le potenze europee ne requisirono la gestione tramite l’istituzione del debito pubblico – e le disastrose campagne militari contro l’Italia nel 1911 e nei Balcani che causarono la perdita dei territori europei”.

Sciarrone si è poi chiesto: “ fino a che punto i leader ottomani si resero conto che si sarebbero trovati coinvolti in una guerra mondiale combattuta su più fronti che avrebbe decretato la parola “fine” all’Impero?” Così ha illustrato i temi principali del primo biennio di guerra (1914-1915) attraverso le carte dell’archivio dell’Ufficio storico dello Stato Maggiore dell’Esercito italiano e i documenti diplomatici italiani, e analizzato il dibattito in Italia e in Turchia sulle scelte politiche di un conflitto che fino al 1917 era ristretto all’ambito europeo”.

Roberto Sciarrone ha spiegato l’impero ottomano attraverso la testimonianza di una persona che ha trascorso gran parte della sua vita a Est della penisola italiana, Ernesto Mombelli, addetto militare italiano a Costantinopoli, la cui storia si è intrecciata con le gesta del generale Mustafa Kemal, fondatore e primo presidente della Turchia (1923-1938). Dal mar Nero all’Hegiaz, da Turbah nello Yemen a Bassora in Iraq, da Suez in Egitto a Kars nel Caucaso, dalla battaglia di Sarıkamış a Tabriz in Persia, dal massacro degli armeni allo sbarco a Gallipoli, da Kut al-Amarah in Mesopotamia a Seddülbahir, dalla spiaggia di Suvla allo sbarco a Salonicco. Questi i luoghi ripercorsi attraverso le storie e i protagonisti.