L’ex sindaco di Arcore Colombo attacca Bono: “Caro Maurizio racconti palle sulle Torri Devero”

Il Pd ha convocato addirittura una conferenza stampa con l'ex sindaco Colombo per le Torri Devero e la scuola materna
Arcore Rosalba Colombo
Arcore Rosalba Colombo Michele Boni

Il Pd di Arcore bacchetta ancora la giunta Bono sulla questione Devero e per farlo mette in campo buona parte dell’ex giunta Colombo con tanto di conferenza stampa.Crediamo che la decisone che la giunta sta prendendo di non proseguire con la costruzione della scuola materna, prevista dal Piano di Pronto Intervento legata alla costruzione della quarta torre Devero sia un errore.” Questa la voce unita del PD arcorese, che nella mattinata di sabato 22 luglio, dopo aver ricevuto le risposte all’interrogazione scritta presentata al primo cittadino Maurizio Bono, ha ritenuto necessario organizzare una conferenza stampa per mettere in guardia i cittadini dagli “slogan” del sindaco. Lo scorso 27 giugno, infatti, l’opposizione aveva presentato al consiglio un’interrogazione con risposta scritta, riguardante l’ipotesi avanzata in sede riunione del comitato di frazione di Arcore Sud, di sostituire della scuola dell’infanzia concordata nel piano di intervento del “Progetto Devero”, con una scuola professionale, più necessaria.

L’ex sindaco di Arcore Colombo e la sua versione

Caro sindaco racconti un sacco di palle ” ha commentato l’ex primo cittadino Rosalba Colombo in sede di conferenza stampa, proprio in merito alle risposte fornite da Bono – Il consigliere Calloni ha fatto un’interrogazione con risposta scritta, e chi fa risposta scritta porta con sé il peso delle parole. Siamo abituati da due anni ad un sindaco che parla per slogan, frasi orecchiabili e suggestive che si imprimono nella mente delle persone. Ora lui ha messo nero su bianco le sue parole, e io gliele smonto tutte. Mi permetto di intervenire, perché nella sua risposta scritta cita molto spesso l’amministrazione Colombo”.  Colombo, impugnando la risposta all’interrogazione, procede punto per punto “mettendoci la faccia”:  «Il sindaco dice: “Si rappresenta che la scelta della precedente amministrazione di individuare all’interno del PII dell’ex area Falck una scuola per l’infanzia privata in edificio pubblico…” È falso, mente sapendo di mentire perché abbiamo sempre dichiarato che la scuola sarebbe stata pubblica. “…Mentre era presente, viva ed attiva la scuola dell’infanzia del San Giuseppe era, come si è dimostrato nei fatti, l’espressione della chiara volontà di portare la stessa alla sua chiusura.” Falso. Lui sa perfettamente quale è stata l’evoluzione della chiusura del San Giuseppe: una sentenza della Corte Costituzionale che ci impediva di finanziare ulteriormente in modo così massivo una Fondazione privata. Dice ancora: “Ho da sempre contestato questo modo di operare poco trasparente.” Attenzione caro sindaco Bono, l’hai scritto tu per cui questa frase o la dimostri o la ritiri! Qui gli atti sono pubblici e sono tutti dimostrabili!»

L’ex sindaco di Arcore Colombo e gli ex assessori Mollica Bisci e Palma

“Al momento il sindaco non ha le idee chiare: scollegare la realizzazione dell’edificio pubblico dalla costruzione della quarta torre è una scelta politica che cade negativamente sulla cittadinanza – ha aggiunto l’ex assessore all’urbanistica Roberto Mollica Bisci Qual è il beneficio di questa faccenda? Stiamo togliendo servizi alla cittadinanza in attesa di capire cosa l’amministrazione (che ha davanti a sé ancora due anni e mezzo) vuole fare”. Sulla stessa riga anche l’ex candidata sindaco Paola Palma e Davide Pennati, della Segreteria del Partito Democratico, hanno ricordato quanto il progetto di una scuola materna nel quartiere abbia inciso sulla decisione di diverse coppie giovani di acquistare casa. Io ricevo chilometri di lamentele dai residenti che mi dicono: “Il famoso spazio famiglia solo un sogno. Parcheggi pubblici gestiti in maniera demenziale. Niente scuola materna perché non serve…Perché non serve?” e non vi leggo altro – ha riportato l’ex assessore alla cultura e candidata sindaco Palma – Bisogna cominciare a fare. Adesso Bono si trova stretto perché ha vissuto di rendita per due anni, inaugurando e portando avanti progetti che la nostra amministrazione aveva fatto, e cercando di fare tesoro di quegli slogan che in campagna elettorale gli avevano permesso di dare contro a chi aveva fatto. Lui per un anno e mezzo ha potuto permettersi di non fare, adesso non lo può fare più.” Non è escluso che nei prossimi giorni ci possa essere un ulteriore reazione e replica dell’attuale sindaco.