Arcore: botta e risposta tra Bono e Pd sulle Torri Devero

Non mancano le polemiche politiche sul piano di via Battisti e sull'allontamento di Tozzi.

Il caldo dell’estate arcorese non scalfisce l’attività politica cittadina, dove, in attesa del prossimo consiglio comunale, in programma per lunedì 24 luglio, l’opposizione continua a portare avanti le proprie battaglie. Presentate dal PD, nelle scorse settimane, ben 2 interrogazioni inerenti al Progetto “Ex area Falck”, e alla questione dell’allontanamento del ex-vicesindaco Pino Tozzi.

Arcore: botta e risposta sul mancato asilo di via Battisti

La prima interrogazione, relativa al “Progetto Devero” nesce da un’affermazione riportata dal primo cittadino, proprio in occasione dell’adunanza del comitato di frazione di Arcore Sud, quando, il sindaco Maurizio Bono, avrebbe confermato la realizzazione a breve della quarta torre del progetto, avanzando l’ipotesi di sostituzione della scuola dell’infanzia prevista dal piano originale con una scuola professionale, più vicina alle necessità. A fronte di questa affermazione, il PD ha voluto interrogare il primo cittadino, sulle basi che lo avrebbero spinto ad avanzare tale proposta, domandando se l’area possa essere idonea dal punto di vista normativo per la realizzazione di una scuola professionale, chiedendo inoltre delucidazioni intenzioni dell’amministrazione in merito alla modifica della convenzione. «La scelta della precedente amministrazione di individuare all’interno del PII dell’ex area Falck una scuola per l’infanzia privata in edificio pubblico mentre era presente, viva ed attiva la scuola dell’infanzia del San Giuseppe era, come si è dimostrato nei fatti, l’espressione della chiara volontà di portare la stessa alla sua chiusura – ha commentato il sindaco Bono rispondendo all’interrogazione – tra l’altro la struttura dedicata all’asilo, era stata fortemente ridimensionata con modifiche alla convenzione effettuate già dell’amministrazione Colombo, giustificate dalla stessa Giunta con il decremento delle richieste di fabbisogno».

Arcore: botta e risposta e il siluramento di Tozzi

La seconda interrogazione mossa dal PD al primo cittadino, invece, ci riporta indietro di qualche mese, poiché redatta con l’obiettivo di indagare le motivazioni alla base del “siluramento” dell’ex-vicesindaco Tozzi. «In data 8 maggio, come dichiarato nel comunicato stampa inviato ai giornali, lei dichiarava: “A far data da oggi, Giuseppe Tozzi non farà più parte della Giunta comunale” – si legge nel documento presentato – nei giorni seguenti si sono succedute diverse dichiarazioni “A mezzo stampa” dove si dichiarava insoddisfatto del lavoro fatto, e che la gestione della Polizia Locale era il motivo principale della scelta presa”. Rilevato che la gestione della Polizia locale non è in capo all’Assessore avente delega ma al funzionario responsabile, il PD si chiedeva quali fossero le carenze individuate dal sindaco che lo abbiano portato a tale decisione e come la giunta intenda agire per risolvere tali criticità”. “Dalla puntuale lettura dell’articolo citato riportante la parte intitolata “Problemi Sicurezza Stradale” si ha piena contezza di quali siano le carenze rilevate e, che allo stato attuale, il nuovo Assessore all’uopo nominato si è da subito fatto carico delle criticità segnalate dal sottoscritto (già riportate nello stesso articolo) attivandosi con la Polizia Locale per monitorarle e risolverle”, ha concluso Bono in merito alla questione.