È stato trovato senza vita nel suo ufficio di Cernusco sul Naviglio. Un proiettile ha ucciso Paolo Gargantini, ex assessore alle Attività produttive del Comune di Monza, e le prime ipotesi fanno pensare a un gesto volontario. Un suicidio di cui non si conoscono ancora i motivi. In serata il cordoglio del consiglio comunale.
Le indagini sono condotte dai carabinieri di Cassano d’Adda, giunti sul posto con la famiglia.
Gargantini, 50 anni di professione imprenditore, era stato assessore della giunta guidata dal sindaco Mariani dal 2007 al 2012. Durante il suo assessorato c’era stato il ritorno del mercato del giovedì nella centrale piazza Trento e Trieste, davanti al municipio.
Il suo nome era comparso nell’inchiesta Briantenopea, a proposito di contatti col boss Giuseppe Esposito.
«Ho letto dai giornali che il mio nome compare nell’inchiesta – aveva detto al Cittadino nel marzo 2013 – Come assessore avevo il dovere di ricevere e ascoltare tutti. Esposito mi telefonò per una richiesta di occupazione di suolo pubblico. Tutto qui».
Nella serata di lunedì l’aula del consiglio comunale di Monza ha osservato un minuto di silenzio per esprimere il cordoglio alla famiglia dell’ex assessore.
Il sindaco Roberto Scanagatti, oltre ad aver espresso profondo rammarico per la scomparsa dell’ex assessore, ha manifestato solidarietà e vicinanza alla famiglia e annunciato che il Comune sarà presente alle esequie. Prima del minuto di silenzio sono intervenuti diversi consiglieri di maggioranza e minoranza, tra cui Domenico Riga, capogruppo di Forza Italia, partito nelle cui fila militava Gargantini.