Procedono i lavori alle scuole medie di Lesmo. In queste settimane è in pieno svolgimento la sostituzione del tetto eliminando le tegole ammalate e mettendone di nuove per evitare l’annoso problema delle infiltrazioni d’acqua. Martedì 5 dicembre l’assessore ai Lavori Pubblici Federico Mistò ha fatto un rapido sopralluogo nell’istituto scolastico di via Donna Rosa controllando l’avanzamento dei lavori che hanno un costo di circa 500mila euro finanziato dai Comuni di Lesmo, Camparada e Correzzana essendo il plesso consortile, che ospita circa 400 ragazzi ogni giorno. «Questo intervento sulla copertura del tetto è importante non solo per evitare che l’acqua possa penetrare nella struttura, ma anche per evitare di dissipare il calore – ha chiosato l’esponente della giunta -. Tutto ciò potrebbe permetterci di recuperare risorse economiche da altri enti». Infatti la speranza è che attraverso l’efficientamento energetico dell’immobile con anche la sostituzione dei serramenti per altri 300mila euro della struttura si possa avere dei fondi dal Gse.
Lesmo: procede il cantiere del tetto e la nuova mensa
Un’operazione a prescindere da eventuali finanziamenti ormai non più procrastinabile se si pensa che la Don Milani è stata aperta nel lontano 1980 e con oltre quattro decenni sulle spalle ha certamente bisogno di manutenzione straordinaria per continuare a funzionare al meglio. Inoltre le tre amministrazioni comunali hanno ottenuto circa 600mila euro dal Pnrr per realizzare la nuova mensa, che sorgerà in modo speculare al vecchio refettorio che attualmente funge da centro cottura per preparare i pasti a tutte le scuole dell’obbligo di Lesmo, Camparada e Corezzana. Sarà realizzato un locale da 250 metri quadri per ospitare gli alunni e le alunne che si fermano a pranzo a scuola. Questo nuovo refettorio permetterà a studenti e professori di non doversi più trasferire nella mensa della vicina scuola elementare che costringe a organizza dei turni con i bimbi della primaria. Tutti questi interventi sulla Don Milani hanno un valore di circa 1,5 milioni di euro