Lesmo: l’ex assessore Giuseppe Adamino”Il piano di piazza Dante è un treno da non perdere”

L'ex esponente della giunta Antonioli spiega l'iter e la opportunità del progetto di piazza Dante

Il nuovo centro civico e il futuro della piazza Dante a Lesmo sono sempre progetti di estrema attualità e anche di polemiche politiche. In questi giorni però a fare alcune precisazioni sui due piani di intervento è stato l’ex assessore all’Urbanistica Giuseppe Adamino.

Lesmo: l’ex assessore Giuseppe Adamino e piazza Dante

Per quanto concerne piazza Dante ricordo che la precedente amministrazione a fine maggio aveva adottato il piano integrato di intervento di iniziativa pubblica tramite una delibera di giunta perfettamente legittima in quanto l’attuale PGT prevede già questa possibilità. Naturalmente auspico che l’attuale amministrazione possa approvarlo entro i termini stabiliti (fine mese) – ha chiosato l’ex membro della giunta Antonioli -. È chiaro che questo è un passaggio preliminare ma fondamentale, come è altrettanto chiaro che servirà l’intervento di un soggetto privato per realizzare l’intervento. E in ogni caso prima di procedere con l’alienazione degli immobili pubblici è necessario quantificare il loro valore con una perizia (passaggio già fatto) e predisporre un regolamento specifico che dovrà essere approvato dal C.C. Questione a parte sarà la procedura da adottare per dare corpo all’operazione che potrà essere un concorso di idee piuttosto che una manifestazione d’interesse, opzioni che sono completamente indipendenti dall’approvazione del Pii. A mio giudizio – continua l’ex Assessore – l’aspetto cruciale è non interrompere il percorso iniziato in quanto è l’unico concretamente percorribile, diversamente si rischia di perdere tempo senza arrivare all’obiettivo”.

Lesmo: l’ex assessore Giuseppe Adamino e il progetto

Il piano integrato di piazza Dante nei pensieri dell’ex giunta prevederebbe la vendita a un operatore privato con l’abbattimento di tutto il comparto escluso l’ex municipio da ristrutturare e destinare a sede di associazioni o distaccamento di uffici comunali. Il privato oltre a edificare un’area residenziale e commerciale realizzerebbe, scomputando i costi, la piazza che si affaccerebbe addirittura su via IV Novembre resa semipedonale (grazie alla futura realizzazione della bretella di via Lega Lombarda) e un parcheggio sotterraneo a uso pubblico, C’è poi un aspetto interessante sulla collocazione delle associazioni sul territorio, che ad oggi hanno per la gran parte sede nella vecchia scuola elementare.

Lesmo: l’ex assessore Giuseppe Adamino e le associazioni

“È evidente che se si dovesse mettere mano a piazza Dante con anche l’edificazione di spazi pubblici che insisterebbero sul futuro slargo bisognerà pensare a dove sistemare i sodalizi – ha proseguito Adamino – e volendo si potrebbero ricavare dei locali nell’attuale biblioteca o nell’ex municipio una volta riqualificato”. Un cambio di prospettiva non da poco, considerato le polemiche che sono sempre accese sulla riqualificazione dell’ex asilo Ratti, che sembrava ormai destinato a essere la nuova casa delle associazioni.