La scuola media di Lesmo in collaborazione con la Società Italiana Pediatra per scoprire le più segrete abitudini degli adolescenti. È attraverso il questionario “Abitudini e stili di vita degli adolescenti italiani” sottoposto ogni anno ai ragazzi di tutte le terze medie d’Italia, che la Società svela quei segreti sugli stili di vita dei giovanissimi, che i genitori pagherebbero per sapere ma che non hanno mai il coraggio di chiedere ai propri figli.
L’indagine si concentra sul rapporto degli adolescenti con le nuove forme di comunicazione e con internet, su come questi modificano il tempo libero e le relazioni ma soprattutto svela in che modo questi strumenti diventino pericolose armi e creino carnefici e vittime non più tanto virtuali.
La scuola media Don Milani ha pubblicato in questi giorni i risultati del questionario relativi agli alunni che hanno frequentato la classe terza a Lesmo nell’anno scolastico 2013/2014. Una prima parte dell’indagine, quella più soft, tenta di misurare il livello di penetrazione di web e social vari nella quotidianità dei ragazzi.
Senza stupore, il 90,4% degli intervistati dichiara di usare internet tutti i giorni, i restanti coraggiosi lo fanno 1 o 2 volte a settimana o addirittura raramente. La maggior parte dei ragazzi si collega ad internet dal proprio cellulare, ormai quasi tutti infatti posseggono già a 13 anni uno smartphone. Calano invece i numeri per il collegamento via tablet e, per fortuna, via computer della scuola, il 74,7% dichiara infatti di non averlo mai fatto. Il 48,2% dei giovani trascorre su internet tra 1 e 3 ore al giorno, dato quasi in linea con la media nazionale del 45,8%. Un preoccupante 19,3% afferma invece di trascorrere sul web più di tre ore al giorno. Un inaspettato 19,2% dichiara invece di non avere un profilo Facebook.
Sexting
La parte più hard della ricerca indaga invece sul fenomeno del sexting e su eventuali richieste fatte ai ragazzi da estranei sul web. Il 4,9% delle ragazze ammette di pubblicato foto provocanti, tra i maschietti nessuno. Più spaventosi sono invece i numeri di coloro ai quali un estraneo ha chiesto dati personali e che hanno accettato di darli: il 14,6% tra le femmine e il 31% tra i maschi ha dato il numero di telefono; il 22% delle ragazze e il 23,8% dei ragazzi ha inviato una propria foto; al 4,8% delle ragazze è stato chiesto di “fare sesso su internet”, l’1,2% ha accettato; al 20,5% è stato chiesto di farsi vedere in web cam, il 4,8% ha accettato; infine, rullo di tamburi, al 24% degli alunni un estraneo ha chiesto di incontrarsi, 6 di loro hanno accettato.
Il cyberbullismo
La terza parte del temibile sondaggio riguarda invece il fenomeno del cyberbullismo, male nascosto ma che esiste ed ha le sue vittime. Il 27,7% dei ragazzi, di cui la maggior parte sono signorine, ha dichiarato di essere stato vittima almeno una volta di cyberbullismo, il 6% spesso. In particolare il 3,4% ha ricevuto email offensive, il 31% insulti su Facebook e il 44,8% in chat, il 3,4 % è stato vittima di foto o video offensivi.
Il 10,8% degli studenti ammette di aver provato a fare il “bullo” sul web, il 2,4% lo fa spesso e per metà sono ragazze. Alla domanda “come reagiresti se ti ricapitassi di essere vittima di cyber bullismo?” la maggior parte dei ragazzi dice che si difenderebbe da sola, il 27,7% informerebbe un adulto, il 3,6% procederebbe con una denuncia, il 12% ne parlerebbe a un amico, il 6% non saprebbe reagire.