L’Esercito in Brianza: a Monza in servizio trenta militari

Giubbotto antiproiettile e mitra: si sono presentati così lunedì mattina ai monzesi i trenta militari distaccati in Brianza che, d’ora in poi, collaboreranno con Polizia e Carabinieri nel controllo del territorio.
L’Esercito in Brianza: a Monza in servizio trenta militari

Giubbotto antiproiettile e mitra: si sono presentati così lunedì mattina ai monzesi i trenta militari distaccati in Brianza che, d’ora in poi, collaboreranno con Polizia e Carabinieri nel controllo del territorio.
Nelle ultime settimane non è scattato nessun allarme terrorismo particolare, precisa il prefetto Giovanna Vilasi che ha richiesto l’invio del contingente, né si è verificato alcun picco di criminalità: l’arrivo dei soldati è il frutto di un accordo tra i ministeri della Difesa e dell’Interno che punta ad aumentare la sicurezza dei cittadini.

Ogni giorno, fatti i conti con i turni di riposo, Monza e dintorni saranno pattugliate da una ventina di uomini e donne a bordo delle camionette dell’esercito.
«I militari – afferma il prefetto – hanno già avviato la loro attività nelle principali città italiane. Con il loro intervento il controllo del territorio aumenterà in quanto avremo più personale a disposizione». Il loro servizio dovrebbe avere anche un effetto psicologico positivo sui cittadini: nelle intenzioni della responsabile di via Prina dovrebbe, infatti, «incrementare la percezione del livello di sicurezza anche alla luce della recente situazione di crisi internazionale».

Dovrebbe, insomma, aiutare a mantenere una certa tranquillità dato che, come precisa la Vilasi, in Brianza non ci sono segnali che possano fare temere un’azione terroristica. «Manteniamo comunque – spiega il prefetto – gli occhi ben aperti. La nostra attenzione, del resto, è sempre stata molto alta».

L’attività dei militari e i luoghi da pattugliare saranno periodicamente ridefiniti attraverso piani stesi in accordo con le altre forze dell’ordine: la Villa Reale, sorvegliata da tempo, rimarrà uno dei siti che attirerà le attenzioni maggiori. Durante l’Expo, infatti, l’ex reggia piermariniana sarà meta sia di politici italiani e stranieri sia di migliaia di visitatori che saranno richiamati da mostre e allestimenti: una sorta di prova generale delle misure straordinarie e della sorveglianza richiesta da un afflusso di pubblico eccezionale si avrà nei prossimi giorni, in occasione dell’esposizione del San Francesco di Caravaggio promossa da il Cittadino.

I rinforzi da Roma dovrebbero contribuire a scoraggiare l’azione della microcriminalità: i pattugliamenti dovrebbero, infatti, dissuadere ladri d’appartamento e piccoli rapinatori. I reati cosiddetti minori, del resto, sono quelli che colpiscono più direttamente di altri la popolazione: i furti nelle case, oltretutto, sono in aumento in alcune zone della nostra provincia anche se la loro incidenza rimane inferiore a quella registrata in altre regioni. Resta, invece, da vedere se le pattuglie dell’esercito riusciranno a rendere più sicure anche le strade troppo spesso rese pericolose, come fa notare il prefetto, non dal tracciato o dall’asfalto sconnesso ma, come è accaduto la scorsa settimana in viale Brianza dove ha perso la vita il quattordicenne Elio Bonavita, dall’imprudenza di chi guida e dalla eccessiva velocità.

I soldati armati, in ogni caso, sembrano aver già centrato un obiettivo: i brianzoli, come emerge da un sondaggio online effettuato dal sito del nostro giornale, promuovono a pieni voti il loro arrivo.