Lentate sul Seveso, il degrado del sottopasso di via Verdi e la provocazione del caschetto

VIDEO - Pareti scrostate, calcinacci che cadono, ferri a vista. È il sottopasso ciclopedonale di via Verdi a Lentate sul Seveso. E il consigliere Costantin lancia la provocazione: si attraversa con un caschetto di sicurezza.
Lentate sul Seveso, il consigliere Costantin col caschetto nel sottopasso malconcio
Lentate sul Seveso, il consigliere Costantin col caschetto nel sottopasso malconcio Cristina Marzorati

Il caschetto da lavoro solitamente s’indossa in un cantiere, per andare in miniera o magari per effettuare un sopralluogo in antiche rovine. Ma a Lentate sul Seveso è un optional immancabile semplicemente per fare la spesa. Lo suggerisce Massimiliano Costantin, capogruppo in consiglio comunale della lista civica d’opposizione “Lentate Popolare”. Destinatari sono quei lentatesi che ogni giorno imboccano il sottopasso ciclopedonale di via Verdi.

L’infrastruttura era stata realizzata come alternativa al passaggio a livello sulla linea ferroviaria Milano-Chiasso, per consentire in particolare agli abitanti del quartiere San Gerolamo di raggiungere a piedi il centro del paese. Col passare del tempo però il degrado ha preso il sopravvento e ora più che un percorso sicuro è una strada da evitare.

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Il soffitto non solo è scrostato, per le pesanti infiltrazioni, ma in diversi punti si staccano addirittura dei calcinacci. Ci sono ferri a vista su quasi tutto il percorso, pezzi di muro che rischiano di cadere e basta allungare una mano, per scrostare intere pareti. Senza contare il degrado generale. Una griglia danneggiata è stata saldata, ci sono scritte dappertutto e la sporcizia regna sovrana, accompagnata da odori nauseabondi.

«Almeno che a protezione dei ferri si metta un’apposita vernice. Non ci sono soldi? – chiede il consigliere Costantin – Tamponiamo la situazione e rendiamo questo sottopasso un po’ più sicuro».

L’assessore ai lavori pubblici, Iolanda Negri, assicura che un intervento risolutivo è imminente.